Approvato in giunta il progetto: le Marche prima Regione d’Italia. Acquaroli: 'Responsabilità e collaborazione dei cittadini per tutelare la tenuta ospedaliera e socioeconomica marchigiana'.
“Prende forma questa operazione di prevenzione di massa che punta ad individuare, a tracciare e ad isolare il più possibile il virus – così il presidente Francesco Acquaroli –. Lo sforzo compiuto sarà notevole ma necessario per cercare di arginare gli effetti devastanti della pandemia sulla salute e la sicurezza dei marchigiani. È importante tutelare la tenuta della rete ospedaliera e della medicina del territorio e allo stesso tempo cercare di limitare e mettere in sicurezza il più possibile la società e l’economia dalle gravi conseguenze di questo ultimo periodo. È una sfida che va compiuta insieme con la disponibilità, la responsabilità e la collaborazione di tutti. Un ringraziamento a tutti quanti collaboreranno alla migliore riuscita dell’operazione”.
Lo screening sarà su gratuito e su base volontaria. Saranno utilizzati i tamponi antigenici rapidi, che con la facilità di esecuzione e la brevità dei tempi di risposta (15-30 minuti) garantiranno la possibilità di concludere lo screening diffuso in tempi brevi. Verrà coinvolto il personale Dipendente dell’ASUR con la partecipazione del volontariato della Croce Rossa Italiana, delle Università, gli Ordini Professionali, gli OO.SS., la Protezione Civile, le Misericordie, l’Anpas, i medici specializzandi e gli studenti di scienze infermieristiche, e altri soggetti che si renderanno disponibili, per le attività di supporto logistico e amministrativo. Saranno allestite postazioni in ambito comunale dove verranno effettuati i test rapidi.
Lo screening è aperto a tutti i cittadini e tutte le cittadine di età superiore ai 6 anni. È aperto anche alle persone che soggiornano nei comuni individuati per motivi di lavoro o studio. I minori devono essere accompagnati da un genitore.
Sono escluse dallo screening le persone che hanno sintomi che indichino un’infezione da Covid-19 e chi è attualmente in malattia per qualsiasi altro motivo. Chi è stato positivo al Covid-19 negli ultimi tre mesi, chi è già in quarantena o in isolamento fiduciario, chi ha già prenotato l’esecuzione di un tampone molecolare, chi esegue regolarmente i test per motivi professionali, i minori sotto ai 6 anni e le persone ricoverate nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie comprese le case di riposo pubbliche e private.