Ascoli - E' importante rispondere con la propria adesione quando si verrà chiamati dalla Croce Rossa Italiana per sottoporsi al test sierologico essendo nel gruppo di marchigiani individuati dall'Istat per i 150 mila test previsti in Italia per mappare la presenza del Coronavirus e fa si che possano essere messe in campo misure più precise e scongiurare un nuovo lockdown.
Un concetto ribadito dalla signora Antares Travaglini che vedete in questa immagine mentre viene fatto il prelievo per il test sierologico
Aderire significa svolgere un'azione di responsabilità sociale e quindi civiltà. I test è assolutamente innocuo.
Sono partiti lunedì 25 maggio i test per capire l'immunità dei cittadini in relazione all'infezione da coronavirus. Oltre 5 mila nelle Marche, nei territori del nostro Comitato Ascoli, Colli del Tronto, Castel di lama, Acquasanta e Spinetoli saranno contattati circa 474 persone. I cittadini coinvolti saranno analizzati grazie alla collaborazione tra l'Associazione di Volontariato e l'Azienda Sanitaria Regionale.
Grazie alla sinergia tra Croce Rossa Italiana, Servizio Sanità della Regione Marche e ASUR, da lunedì 25 maggio partiranno in tutta la regione Marche i test di siero-prevalenza sull’infezione da coronavirus promossi dal Ministero della Salute in collaborazione con l'Istat, il comitato tecnico-scientifico COVID-19, l'Istituto Superiore di sanità e l'Ospedale Spallanzani di Roma. 150mila i cittadini che saranno coinvolti in tutta Italia e oltre 5mila i marchigiani. L'obiettivo è capire il livello di immunità della popolazione. La partecipazione sarà definita a random, decisa tramite l'Istituto nazionale di statistica con una selezione puramente casuale.
Un'indagine fondamentale che vede in prima linea proprio la CRI Marche, insieme alla Regione Marche. Il ruolo dell'associazione di volontariato sarà duplice: contattare telefonicamente i cittadini chiamati a partecipare, tramite il call center regionale, ed effettuare il prelievo con la collaborazione del personale sanitario CRI, che sarà poi analizzato dal laboratorio di virologia dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona.
A partire da lunedì 25, quindi, i volontari messi in campo dall'associazione,hanno dato il via alle telefonate. Ogni cittadino scelto con appositi “criteri” definita dall’ISTAT sarà contattato dal numero 06 55101400. Oltre 20 gli operatori CRI, specificatamente formati, distribuiti per le province e supportati da un team regionale guidato dalla Delegata Regionale Area Salute CRI (Focal Point di progetto per le Marche) con sede ad Ancona, che si occuperanno di contattare i cittadini. Dopo la chiamata, durante la quale verrà somministrato un questionario, sarà preso l'appuntamento, fissando la data in cui il cittadino selezionato dovrà recarsi al punto di prelievo.
Circa 45 i punti allestiti dalla Croce Rossa Italiana in tutte le Marche, grazie alla collaborazione della Direzione Asur e dei singoli distretti: 20 quelli realizzati all'interno di sedi CRI preesistenti o con ambulanze mobili, ed i restanti posizionati all'interno di ambulatori Asur.
La finalità del progetto : Il trattamento dei campioni e dei relativi dati è effettuato per esclusive finalità di ricerca scientifica sul SARS-CoV-2 individuate dal protocollo. I titolati al trattamento dei dati, come da D.L 30/2020, sono il Ministero della Salute e ISTAT Una volta analizzato, il campione sarà trasferito nella Banca Biologica dell‘Istituto Nazionale Malattie Infettive “L. Spallanzani” e conservati per un periodo non superiore a 5 anni. Questi, resi non identificabili, potranno essere usati per finalità scientifiche dall’Istituto Superiore di Sanità e da enti terzi previa stipula di appositi protocolli di ricerca con il Ministero della Salute.
Cristina Biancucci, presidente dell Croce Rossa Italiana sezione di Ascoli Piceno
Nell’Ascolano.
DOVE: Il Centro prelievo di Ascoli Piceno è stato individuato presso la sede della Cri di Ascoli in Via B Tucci 3 in zona facilmente accessibile e deve essere privo di barriere architettoniche così da favorire un agevole afflusso di pazienti. La CRI ascolana ha messo a disposizione una tenda pneumatica l’esecuzione del prelievo oltre alla propria sede adibita a sala d’attesa per i pazienti con un numero di posti a sedere adeguati all’afflusso previsto. Una task force dedicata avrà il compito di accogliere i cittadini sottoposti all’indagine sierologica.
Come avviene il PRELIEVO EMATICO?
Avviene attraverso uno staff di infermiere professionali. Accoglienza dell’utente da parte di volontari ed infermiere volontarie presso il Centro e consegna mascherina chirurgica; ● Identificazione utente e preparazione della provetta; ● Preparazione utente al prelievo, secondo linee guida sanitarie; ● Effettuazione prelievo ematico; ● Etichettatura provetta; ● Stoccaggio del campione a temperatura adeguata.
Un CALL CENTER DEDICATO
Un’ addetta volontaria aI call center garantirà l’operatività delle chiamate che usciranno con un numero 0655101400 verso i cellulari delle persone selezionate.
Essenziale per la riuscita del progetto, come ricorda la Sanità Regionale, la collaborazione di tutti i cittadini dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta. Non solo per sensibilizzare i loro assistiti sull'importanza di questa indagine al livello nazionale e regionale, ma soprattutto per approfondire la diffusione del virus e adeguare, in tal senso, le prossime linee d'azione.
I numeri: 474 cittadini intervistati di cui su
· Ascoli Piceno 214
· Spinetoli 59
· Colli del Tronto 58
· Acquasanta 62
· Castel di Lama 81
I volontari del Comitato coinvolti sono circa 20 che garantiranno il loro supporto per circa 2 settimane al fine di garantire la riuscita di questo importante indagine, dice la Presidente della CRI di Ascoli. Questa iniziativa dimostra quanta fiducia è stata data dal Governo alle nostra Associazione e ciò ha consentito di lavorare con saggezza e forte responsabilità. Abbiamo avuto la dimostrazione che abbiamo uno spazio molto importante nel cuore degli Italiani e dell’Italia cementando sempre di più questa relazione con i cittadini. Oggi la CRI risulta essere un punto di riferimento forte e stabile ma soprattutto con un alto livello di credibilità. Ancora una volta la CRI mette al centro la Persona sostenendo la nostra Italia ovunque per chiunque.
Lunedì ci sono stati 7 esiti positivi su 30 chiamate; martedì 9 esiti positivi su 30 chiamate; oggi 12 esiti positivi su 20 chiamate.