Ascoli - “Tanto stanno tutte male durante le mestruazioni, bisogna sopportare, hai la soglia del dolore troppo bassa, devi avere pazienza!" si sentiva dire dai medici, dalle amiche, in famiglia Alice Pettinari di Senigallia che soffre di endometriosi sin dall'adolescenza e prima di scoprire questa malattia cronica, subdola e invalidante, tra le più temute e sconosciute, che colpisce in Italia 3 milioni di donne, deve attendere molti anni. La diagnosi spesso arriva dopo un dispendioso percorso e la sofferenza è enorme: può occludere le tube, creare aderenze, distorcere gli organi riproduttivi; provocare dolori forti durante il ciclo e l’ovulazione, dolori durante o dopo i rapporti sessuali, dolore pelvico cronico, cistiti ricorrenti, perdite intermestruali, colon irritabile.
“Sin dal mio primo ciclo a 13 anni ho avuto dolori tanto forti da dover andare spesso al pronto soccorso, fui ricoverata per appendicite, a 15 anni ho iniziato a prendere la pillola, ma continuavo a soffrire, tanto che per andare a scuola mi imbottivo di antidolorifici. Con il tempo, anche i più potenti non facevano più effetto. Per anni mi sono fatta visitare da tanti ginecologi nella mia regione, tutti sempre vaghi e generici, guardavano solo le cisti e quando erano tanto grandi con rischio di rompersi mi operavano, come nel 2007 con laparotomia per "pulirmi bene bene".
In realtà sono stata sempre peggio, a causa di tutte le aderenze ho cominciato il calvario del pronto soccorso a ogni ciclo, finché una dottoressa mi ha fatto fare un'ecografia renale nel 2009 e da lì ho scoperto che per l’endometriosi si era chiuso l’uretere e avevo perso le funzioni renali, così nel 2010 mi fu asportato un rene”. A quel punto capisce di dover diventare medico di se stessa, su internet scopre l’A.P.E. (Associazione Progetto Endometriosi), un gruppo di donne con storie di endometriosi vissute in prima persona, che si basa sul reciproco sostegno e conforto e c’è la svolta. Capisce l’importanza di andare in un centro specializzato e scopre di avere l’endometriosi al 4° stadio grave, diffusa nell’intestino, vescica, setto retto-vaginale, polmoni, inizia a essere seguita e curata, come si deve.
“È stata dura, i medici mi avevano detto che difficilmente avrei potuto avere figli naturalmente, invece sono diventata madre. Ho deciso di fare informazione, di essere volontaria A.P.E. per evitare che altre giovani donne debbano vivere questo calvario e debbano rivolgersi altrove per avere risposte e aiuto. Ancora oggi nelle Marche ci sono pochi esperti in endometriosi. Il mio sogno è che i medici possano specializzarsi e fare rete con i centri che sanno trattare la patologia”. Per saperne di più appuntamento ad Ascoli Piceno il 22 febbraio con la conferenza aperta a tutti dal titolo “Endometriosi, impariamo a conoscerla”, organizzata da A.P.E. ODV con le volontarie delle Marche. Dalle 15.30 alle 19, nella Sala della Ragione, presso il Palazzo dei Capitani, in piazza del Popolo 10, ci sarà la presidente dell’APE Annalisa Frassineti, che condurrà un importante focus sulla paziente, affrontando vari temi, dalla diagnosi ai percorsi da seguire, dalle tutele al trattamento della malattia, dall’alimentazione consapevole al supporto psicologico, insieme a relatori esperti.
Si parlerà di “Diagnosi: Cause – sintomi e impatto sulla qualità della vita” con il Dott. Giuseppe Mignemi – Dirigente Medico Reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Infermi di Rimini; di “Terapia Vs Chirurgia: le nuove terapie mediche per Endometriosi e quando è necessario il trattamento chirurgico” con il Dott. Massimo Bardi – Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia del Policlinico San Pietro di Ponte San Pietro (BG), responsabile del “Centro Endometriosi” e Referente del “Team multidisciplinare per la diagnosi e cura dell’Endometriosi”; di “Impatto psicologico e sociale dell’Endometriosi” con la Dott.ssa Serena De Bigontina, psicologa e sessuologa Clinica – Perugia e dell’importanza del rapporto medico-paziente e dei gruppi di volontari” con Annalisa Frassineti – Presidente APE ODV e Alice Pettinari – Volontaria Gruppo Marche APE ODV. apendometriosi.it
La conferenza è gratuita e aperta a tutti, ma si richiede conferma a marche@apendometriosi.it