Castelli: 'Smascherata definitivamente la storiella dei nuovi ospedali. Anche se venissero costruiti (e comunque non accadrà) rimarrebbero vuoti. Già non ci sono più i soldi per i medici ed gli operatori sanitari per le strutture attuali, figuriamo per quelle nuove'.
Ascoli - La sanità picena esce massacrata
dall’ultimo provvedimento adottato dalla Giunta Regionale in
materia di fabbisogno di personale per il triennio 2018/2020.
Il Governatore Ceriscioli ha inflitto
ai nostri ospedali un taglio secco per il 2019 di quasi quattro
milioni. E così, mentre in altre zone della regione la spesa per il
personale sara’ addirittura incrementata, da noi, al contrario,
registriamo il taglio pro capite più alto di tutte le Marche. Si
tratta di una riduzione di circa 60/70 dipendenti che lascia
prefigurare un aggravamento della già pesantissima situazione in
cui, il pur valido Cesare Milani e’ attualmente costretto a
dibattersi. I nostri reparti sono gravemente carenti di personale, il
nostro pronto soccorso scoppia e, anche quando disponiamo delle
risorse per fare assunzioni, non si trovano più medici disponibili
ad avventurarsi nel Piceno.
Il livello di guardia necessario a garantire la sicurezza dei nostri pazienti sta per essere raggiunto. Dobbiamo reagire e soprattutto smettere di farci prendere in giro da chi ancora chiacchiera di turbo ospedali o, addirittura, di un aumento del numero degli ospedali. L’unico effetto positivo della Delibera della Giunta Regionale n.82/19 in effetti è quello di smascherare definitivamente la grande balla dei nuovi ospedali. Anche se venissero costruiti (e comunque non accadrà) rimarrebbero vuoti. Già non ci sono più i soldi per i medici ed gli operatori sanitari per le strutture attuali, figuriamo per quelle nuove.