Ascoli - Quello del dr. Gianfilippo Renzi, Responsabile della Medicina d'urgenza dell'ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno, è un vero grido d'allarme. "Da qui a poco i Pronto soccorso delle Marche - dice Renzi - potrebbero arrivare al collasso.
Nonostante la direzione d'Area Vasta 5 e quella sanitaria mi abbiano dato tutta la disponibilità per cercare di assumere medici che vadano a completare l'organico della Medicina d'urgenza, non ci sono medici che rispondono ai bandi, agli avvisi pubblici. Vanno tutti deserti. Non ci fa paura formare giovani medici che abbiano i requisiti previsti dalla norma per formarli, ma non se ne trovano.
Abbiamo cercato anche un piano B con l'immissione di colleghi che provengano dalla Guardia medica e debbamo concludere il monte ore facendo servizio nelle sale del Pronto soccorso. Niente da fare: ci sono delle incompatibilità burocratiche che bloccano questa ipotesi".
E' un problema serio che attanaglia tutte le realtà marchigiane.
Più di una volta si è detto che per lavorare in trincea, come in effetti è la situazione di chi sceglie di lavorare nell'emergenza, a diretto contatto con i pazienti e con la Spada di Damocle delle liste d'attesa, forse potrebbe si potrebbe incentivare dal punto di vista economico, visto lo stress e i rischi che questi professionisti si trovano ad affrontare diversamente dei loro colleghi che lavorano in altri reparti "più tranquilli".