Ascoli - Si fanno sempre più insistenti le
“voci” di un trasferimento dell’attività operatoria di
Otorinolaringoiatria dall’ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno al
Madonna del soccorso di San Benedetto.
Ci sarebbero spinte
politiche variopinte a sollecitare la Direzione di Area Vasta in
questo senso. A chi mi pone la questione, ricordo che l’attuale
dislocazione delle unità operative complesse tra Ascoli e San
Benedetto non è il frutto di estemporanee volontà individuali ma è
stata definita con un atto programmatorio specifico denominato piano
territoriale di Area Vasta.
L’atto, in ossequio alla
disciplina normativa regionale di settore, è stato formalizzato con
determina del direttore generale dell’Asur (DG Asur 639/12)
all’esito di una complessa procedura che ha coinvolto la conferenza
dei sindaci ( in data 30/07/12) e che si è conclusa con
l’approvazione finale da parte della giunta regionale (DGR
1174/12).
Il Direttore Milani conosce a menadito
le leggi e le procedure che ho citato ed è persona così rispettosa
delle regole per poter anche solo immaginare di violarle.
Ciò tanto più in riferimento ad un
piano territoriale di Area Vasta che nel 2012 operò scelte che
presupponevano anche la tutela di equilibri territoriali che
riscossero il plauso di tutti. Ognuno allora fece qualche sacrificio.
Nel caso di Ascoli il sacrificio fu la rinuncia alle degenze
di psichiatria e di neurologia. Se qualcuno vuole ridiscutere
l’attuale assetto è legittimato a farlo ma ciò deve avvenire alla
luce del sole e nel rispetto della legge. I colpi di mano non saranno
tollerati.