Ceriscioli: 'Servizio per garantire sicurezza a oltre due milioni di persone'.
Ancona - La Giunta regionale ha approvato il
progetto definitivo per l’attuazione del Numero unico di emergenza
europeo (Nue) 1-1-2 e la realizzazione della Centrale unica di
risposta (Cur) per le Marche e l’Umbria. La delibera individua
anche le attività preliminari che gli enti sanitari regionali
dovranno curare entro il 30 giugno 2019, ripartendo i compiti tra il
servizio Sanità, l’Agenzia regionale sanitaria (Ars), l’Asur e
il servizio Personale della Regione.
È prevista
l’assunzione di 47 persone, tra cui un responsabile operativo, sei
operatori tecnici, 38 centralinisti (che assumeranno la qualifica di
“incaricato di pubblico servizio) e due amministrativi. Saranno
affiancate da altri due vice responsabili operativi scelti tra il
personale dell’Ars. “Siamo alla fase attuativa di un progetto che
vede la collaborazione delle Regioni Marche e Umbria per coprire
tutto il servizio di emergenza e garantire risposte immediate alla
popolazione in termini di sicurezza e soccorso - commenta il
presidente Luca Ceriscioli - La Centrale farà anche da supporto a
quella della Toscana, con un reciproco scambio di dati per garantire
la funzionalità di entrambi i Nue in caso di un improvviso blocco
dell’operatività. Con l’Umbria condividiamo già il servizio di
eliambulanza e la Centrale unica di risposta rappresenta una positiva
evoluzione dei rapporti che intercorrono tra le due Regioni anche sul
fronte sanitario”.
Complessivamente saranno circa 2,4
milioni i marchigiani e gli umbri che usufruiranno del servizio. La
sede individuata, per ospitare il Cur, è l’Interporto di Jesi
(Ancona). Il numero unico (si legge “uno-uno-due”) serve per
chiamare i servizi di emergenza in tutti gli Stati dell’Unione
europea. È gratuito, multilingue, localizzato geograficamente, fa da
filtro tra il cittadino e le centrali di soccorso già esistenti (in
Italia: Carabinieri 112, Polizia di Stato 113, Vigili del fuoco 115,
Emergenza sanitaria 118). Il Nue 1-1-2- non gestirà la fase
operativa dell’emergenza, ma saranno le quattro Centrali operative
a farlo, sulla base della situazione segnalata.