'No Ospedale unico del Piceno', incontro del comitato con i cittadini presso la Libreria Rinascita d Ascoli Piceno

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'No Ospedale unico del Piceno', incontro del comitato con i cittadini presso la Libreria Rinascita d Ascoli Piceno

'Vogliamo solo approfondire questo e altri temi legati alla nostra sanità. il coordinamento non ha una collocazione politica. Vuole solo comprendere il perché di certe scelte sulla base di situazione vere di disagio di persone anziane, a volte sole, senza rete di amici che le possano sostenere quando debbono ricoverarsi in strutture lontane dalla propria zona'.

Ascoli - Il coordinamento “No Ospedale Unico Piceno”, organizza per domani, domenica 9 settembre alle ore 17 presso la Libreria Rinascita di Ascoli Piceno, un evento per informare quanti più cittadini possibile sullo stato di disagio che gli abitanti del Piceno soffrono per l'attuale sistema sanitario.

Il coordinamento, nato a San Benedetto del Tronto scaturisce dalla decisione della Regione Marche di costruire un ospedale unico di vallata a Spinetoli. “Vogliamo solo approfondire questo e altri temi legati alla nostra sanità – dicono Cinzia Ficcadenti e Barbara Nico, non era presente per impegni di lavoro Marco Pietrzela – il coordinamento non ha una collocazione politica. Vuole solo comprendere il perché di certe scelte sulla base di situazione vere di disagio di persone anziane, a volte sole, senza rete di amici che le possano sostenere quando debbono ricoverarsi in strutture lontane dalla propria zona.

La nostra è una campagna informativa per capire se il progetto è valido oppure no. Abbiamo fatto un primo incontro a Porto d’Ascoli ed abbiamo chiesto ad alcuni amici, Masha Parisciani che lavora nella sanità, l’architetto Gino Mecozzi e Umberto Cuccioloni (esperto di Protezione Civile), se c’è la validità del progetto sanitario, per valutare la posizione ed i collegamenti del nuovo ospedale e per analizzare le criticità del territorio scelto.

Vogliamo capire se il progetto è buono oppure no, a partire dalle criticità come le distanze e la gestione delle emergenze. Il coordinamento è un’occasione per i cittadini: siamo ancora in fase progettuale, quindi il progetto può essere modificato”.


“Il comitato è nato spontaneamente – dice Barbara Nico, operatrice sanitaria – Ascoltiamo le criticità dei cittadini che chiedono cosa si possa fare. C’è stata un’analisi capillare di tutti i servizi? Dal progetto della regione non si evince. Che fine farà la sanità picena? Sono previsti interventi sulla viabilità? Come verranno affrontate le emergenze come gli ictus?”


“Il territorio è stato poco curato negli ultimi anni – continua Nico – Il nostro lavoro servirà per portare una relazione in Regione ed avere risposte. Vogliamo incontrare i cittadini in tutti i comuni che lo vorranno, siamo in contatto con altri comitati e coordinamenti a livello regionale: Pesaro e Macerata. L’opinione dei cittadini deve essere presa in considerazione da regione, province e comuni. E’ importante tenere in considerazione le distanze del nuovo ospedale, noi siamo pronti a confrontarci con tutti senza campanilismi, da Ascoli a San Benedetto”.

“A volte si fanno scelte – spiega Cinzia Ficcadenti – che distruggono l'economia di un luogo. Un esempio è Ripatransone dove è già stato chiuso un ospedale e questo ha causato un forte decremento turistico, perché era un luogo scelto da famiglie e anziani: una destinazione tranquilla dove la presenza della struttura sanitaria era una sicurezza. Oggi tutto è affidato ai volontari, lo sono stata anch'io, ma tenere la mano ad un infartuato per portarlo in ospedale è una responsabilità difficile da sostenere. Quando come l'altro giorno arriva una bomba d'acqua la strada diventa inagibile anche per le ambulanze. Il nostro sindaco ha tenuto conto di questi problemi quando ha votato a favore dell'ospedale unico localizzato a Spinetoli? Ecco perché la partecipazione dei cittadini diventa cruciale”.