No ospedale unico del Piceno: incontri con i cittadini nei giorni 3 e 9 settembre 2018

No ospedale unico del Piceno: incontri con i cittadini nei giorni 3 e 9 settembre 2018

Vogliamo portare a conoscenza dei cittadini le realtà che il nostro territorio vive, dalle situazioni dei comuni montani a quelli della collina a nord del Piceno. Vogliamo che la popolazione sappia come la rete territoriale sia stata depauperata dei suoi servizi. 

Ascoli - In attesa degli incontri che ci saranno i giorni 3 e 9 settembre 2018 con i cittadini del Piceno, ( vi invitiamo a seguire la nostra pagina Facebook No ospedale unico Piceno) è doveroso anticipare quali saranno le tematiche affrontate e come vogliamo portare avanti le nostre proposte insieme agli abitanti.

La situazione attuale del nostro territorio in tema sanitario, ci vede fortemente carenti rispetto ad altre realtà Marchigiane. Non siamo così ingenui da cadere in un campanilismo voluto da chi ci governa e conosciamo perfettamente la nostra situazione, tuttavia non possiamo non evidenziare come il governo Marchigiano dal 2013 a questa parte, ha iniziato un processo di “ riorganizzazione” che ha generato una serie di problematiche che stanno diventando delle voragini incolmabili.

La trasformazione delle aziende sanitarie locali in aree vaste ha comportato un’unificazione che ha svelato le carenze reali del nostro territorio, e in questi ultimi anni, dati alla mano, non possiamo non constatare che si è depauperata la sanità pubblica in favore di una privatizzazione selvaggia celata dietro le convenzioni. Sono aumentati gli investimenti verso la sanità privata con tagli evidenti a quella pubblica, tagli che vengono vissuti dagli operatori e dagli utenti come un disagio vero rispetto alla domanda e all’offerta di beni sanitari.

Uno dei nodi fondamentali da sciogliere, in virtù di una proposta come quella che sta decantando la regione a favore di un terzo ospedale, riguarda il livello di assistenza e le differenze incolmabili che ci sono tra i servizi erogati da marche sud e quelli che riguardano l’azienda ospedaliera Marche Nord. C’è una grande differenza, differenza che non ha basi legislative su cui insistere. Di fatto, i cittadini del Sud delle Marche sono trattati come ultimi. Basta fare una ricerca un po’ più approfondita per accorgersi di come L’Azienda Marche Nord sia autonoma e abbia una serie di specialistiche che noi non abbiamo e che non sono contemplate nel piano proposta dalla regione, pur avendo un bacino d’utenza che vede gli accessi ai nostri nosocomi, secondi solo a Torrette.

Vogliamo portare a conoscenza dei cittadini le realtà che il nostro territorio vive, dalle situazioni dei comuni montani a quelli della collina a nord del Piceno. Vogliamo che la popolazione sappia come la rete territoriale sia stata depauperata dei suoi servizi. Il nostro fine è quello di far conoscere ai cittadini la situazione reale nel suo insieme, per dare consapevolezza a tutti delle scelte che verranno fatte sul nostro territorio. Il nostro No è a questa proposta, non è un no ad una sanità che aumenti il suo livello, né tantomeno ad un nuovo nosocomio al quale non siamo contrari tout-court e ci proporremo proprio per far sentire la nostra voce in questa direzione.

Un ospedale di Vallata se verrà mai costruito, dovrà essere capace di soddisfare le esigenze del nostro territorio e dovrà assicurare una rete sanitaria che tenga conto dei cittadini, soprattutto di quelli che vivono nella periferia della nostra provincia. Nessuno deve rimanere indietro.