Ascoli - Abbiamo sempre ritenuto che la
trasparenza, la partecipazione fossero tra i principali ingredienti
di una buona mission sindacale e da sempre la nostra organizzazione è
attenta nelle proprie azioni alla ricerca di tali
comportamenti.
Le elezioni RSU di Aprile 2018, hanno dato un
risultato di totale frammentazione dell’organismo sindacale e
questo risultato poteva essere un incentivo alla RSU a ricomporsi
dopo gli ultimi anni di divisione interna.
Le condizioni dei lavoratori
della Sanità Picena, la situazione della salute dei
cittadini, dei dipendenti è sotto l’occhio di tutti e le
responsabilità sono politiche e dirigenziali. la FP CGIL
ritiene che andava fatta una profonda riflessione, almeno
tra coloro che hanno il “timone” delle scelte sindacali.
Quello che è accaduto dopo le
elezioni della RSU 2018 nella AV5 ha dell’incredibile: la RSU prima
di riunirsi in prima seduta già era “spaccata” eludendo
i principali elementi di democrazia sindacale : confronto,
dibattito, obiettivi, tutto ciò incentrato per una
organizzazione della Rappresentanza Sindacale Unitaria.
Ancora più grave il fatto che la
stampa pubblicava il giorno prima della convocazione un documento
che indicava che tutto era stato deciso e che sarebbero stati
convocati i restanti componenti.
Riteniamo gravissimo questo fatto,
nonostante che in questi tre anni, trascorsi la FP CGIL, pur vantando
una maggioranza, ha cercato sempre il confronto con gli altri e si è
distinta nel denunciare i disastri che sono avvenuti e stanno
avvenendo sulla sanità regionale e della AV5. Cari Lavoratori,
cari iscritti ecco perché la FP CGIL non si è presentata il 29
Maggio 2018 a quella farsa di -riunione pre-confezionata .. contro la
FPCGIL e non certo contro chi continua a devastare la Sanità
delle Marche e della AV5.
Noi continueremo a confrontarci con
la parte pubblica e non certo con i saltibanchi del sindacalese.. chi
ha voluto la spaccatura della RSU prima del suo insediamento se ne
assumi le responsabilità…e si preoccupi di rispondere a tutte
le promesse distribuite ai lavoratori nella campagna elettorale.