Sanità. Lo strano caso dello scienziato Dario Crosetto e del silenzio sulla sua invenzione per la prevenzione dei tumori

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Sanità. Lo strano caso dello scienziato Dario Crosetto e del silenzio sulla sua invenzione per la prevenzione dei tumori

Presentate due istanze al Consiglio regionale del Piemonte per chiarimenti sulla vicenda

  •  Dario Crosetto, è uno scienziato inventore della tecnologia 3D-Cbs (esame total body in 3D) per la diagnosi precoce del tumori. Ha lavorato per circa 20 anni al Cern di Torino prima di essere invitato in Texas. Lì ha ricevuto la residenza permanente e oggi viaggia tra l’Italia e il Texas con un sogno: realizzare la sua invenzione 3D-Cbs per la prevenzione dei tumori, affiancato dal dott. Vincenzo Vigna un medico che è anche ricercatore e inventore.

    Sostiene Corsetto che l'invenzione 3D-CBS (Esame Completo del Corpo in 3-D) è il primo vero cambiamento nella diagnostica biomedicale che abbia un valore esemplare ed è la tecnologia più competitiva che può sconfiggere il cancro perché offre vantaggi che nessun 'altra può offrire simultaneamente, in pratica:

    a) è una PET avanzata con un rivelatore lungo un metro e mezzo che copre tutti gli organi del corpo. Il 3D-CBS è stato presentato per la prima volta nel 2000 alla conferenza IEEE-NSS-MIC di Lione e articoli e un libro che ne descrivono i vantaggi

    b) La tecnologia innovativa di Crosetto in fisica delle particelle usata nel 3D-CBS è stata approvata dal Fermi National Laboratory a Chicago. E’ stata ulteriormente migliorata e quindi necessita di una ulteriore revisione al CERN, la cui AD ha incaricato 3 persone per organizzarne la discussione e la revisione

    c) Il 3D-CBS utilizza una dose di radiazioni che è dell’1% di quella delle attuali PET, ha un costo esame molto basso e ha una durata inferiore ai 2 minuti

    d) Il 3D-CBS ha superato diverse revisioni scientifiche pubbliche, ha vinto il premio Leonardo da Vinci nel 2011 e la società Siemens, dopo ampia discussione con l’inventore, è riuscita ad aumentare l’efficienza delle loro PET del 70%

    e) Le radici di tale invenzione sono nella fisica delle particelle che permettono di sostituire una stanza con centinaia di chassis con un unico chassis di 9 schede 3D-Flow OPRA dalle prestazioni superiori e con un costo pari ad un millesimo dell’ altra strumentazione avanzata

    f) Il 3D-CBS è stato dimostrato tecnicamente fattibile ed economicamente vantaggioso nel 2016 da ben 59 preventivi di industrie dei componenti utilizzati e dimostra risultati competitivi rispetto ad altri approcci quali farmaci per la diagnosi tardiva, la genomica, l’immunoterapia, il CICD, la risonanza magnetica, la Tac e gli ultrasuoni.

    Da molti anni (più di venti) Crosetto sta cercando di realizzare il suo sogno cercando sostenitori e finanziatori privati. Avrebbe già raccolto molte decine di milioni di dollari di possibili finanziamenti, ma quello che manca è una certificazione del Cern che i potenziali investitori chiedono. Ma la certificazione del Cern non arriva e proprio su questo punto si è avviata una polemica che, in questi giorni, è approdata alla politica con due ordini del giorno, una della Legae una di Forza Italia, presentati al Consiglio Regionale del Piemonte.  

    Crosetto, infatti, un anno fa ha presentato le sue invenzioni, oltre che in conferenze e pubblicazioni, anche alla direttrice Generale del Cern prof.ssa Fabiola Gianotti che ha delegato la discussione/revisione scientifica delle invenzioni di Corsetto alla prof.ssa Nadia Pastrone presidente della Commissione Scientifica Nazionale I dell’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare),che coordina le attività di ricerca dell’ente nell’ambito della fisica delle alte energie. Dopo un anno il fascicolo riguardante Crosetto è ancora fermo e non si sa che fine abbia fatto. Non ci sono risposte.

    La professoressa Pastrone da noi interpellata sia direttamente sia attraverso il suo ufficio stampa si è chiusa in un silenzio assoluto.  Dopo nostre insistenze, dal suo ufficio stampa ci è arrivata la comunicazione che Nadia Pastrone ribadiva di non voler assolutamente parlare della questione e si rifiutava di fare qualunque dichiarazione.

    Un atteggiamento singolare, e per alcuni versi stupefacente, perché proviene da una studiosa che ha grande competenza ed è considerata a livello mondiale.

    E allora perché far passare tanto tempo e avere un atteggiamento di chiusura? La domanda rimbalza ad ogni snodo della nostra inchiesta anche per il fatto che Crosetto non chiede nessun finanziamento e quindi non porterebbe via nulla ai ricercatori italiani.

    Sostiene Crosetto “non ho chiesto un centesimo a Nadia Pastrone, all’INFN o al CERN ma legittimamente ho chiesto solo una revisione scientifica pubblica, trasparente, simile a quella condotta sulle mie invenzioni, che erano state riconosciute valide (goo.gl/zP76Tc), presso il FERMILAB di Chicago nel 1993 quando era il centro di ricerca con la macchina acceleratrice più potente al mondo.  Oggigiorno il centro di ricerca più importante al mondo in fisica delle particelle, a cui fanno riferimento e contribuiscono anche gli Stati Uniti, è il CERN che spende oltre due miliardi di euro all’anno dei contribuenti. E’ quindi naturale la richiesta di una revisione scientifica pubblica delle mie invenzioni che avrebbero già potuto risparmiare centinaia di milioni di euro in esperimenti di fisica ed avrebbero già potuto salvare molte vite attraverso una diagnosi precoce ed efficace del cancro”  

    Non sta a noi dare giudizi scientifici ma perché Corsetto si sta scontrando con questo muro di gomma? Sarà anche per l’italica propensione al complotto ma alla domanda sul perché, se ne accompagnano altre: a chi giova il ritardo negli investimenti nel 3D-Cbs? Che mercato c’è in gioco con l’avvento di una tecnologia di questo tipo? E’ un mercato solo industriale o anche farmaceutico? Stiamo parlando di migliaia di miliardi di dollari. E quindi qualcosa in più di qualche dubbio rimane. E se invece in assenza di complotti di grandi aziende o operatori finanziari tutto si risolve, come spesso accade, in qualche piccola manovra per ‘aspettare’ che altri arrivino alle conclusioni di Crosetto? Magari favorendo chi è più vicino? Bene hanno fatto le forze politiche a presentare un’istanza alla regione Piemonte con la speranza che si faccia luce e si diradi la nebbia che su questa vicenda è calata. Ora sta a chi di competenza rispondere.


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