Ascoli - La Funziona Pubblica CGIL in questi anni ha tenuto alta l’attenzione tra i lavoratori e continuamente ha monitorato la situazione; purtroppo non abbiamo evidenziato miglioramenti né dal punto di vista economico (vistosi tagli sulla produttività, sul fondo del disagio) né tanto meno sul fronte di adeguamento del personale e miglioramento della organizzazione.
Abbiamo denunciato più volte (lettere, comunicati stampa, approcci informali) la situazione in cui versa la sanità pubblica nella provincia di Ascoli Piceno, ma nessuno tra la politica Regionale, l’ASUR e l’area Vasta 5 ha preso iniziative concrete ed efficaci, anzi hanno continuamente, in ogni occasione, predicato demagogie ed ottimismo, pubblicando dati totalmente differenti a quelli reali.
La FP CGIL si vede costretta, ancora una volta, a denunciare la situazione insostenibile per i pazienti che sono costretti a superare innumerevoli ostacoli per accedere ai servizi, ad aspettare sopra una barella per intere notti in attesa di destinazioni, pazienti che giornalmente vengono trasportati per in altre strutture regionali per servizi non presenti nella nostra Area Vasta.
Per gli Operatori ci sono altri ostacoli: sono costretti a gestire le attività nelle corsie con personale insufficiente, anche al di sotto dei minimi di garanzia. Gli stessi dipendenti con senso di responsabilità e collaborazione tentano di compensare le vistose carenze ma non vedono alcuno spiraglio di miglioramento per il bene di tutti, cioè il funzionamento della Sanità Pubblica.
Possiamo segnalare alcuni esempi: in alcuni casi non si vuol risolvere il problema cosicché la carenza di tecnici di laboratorio, tecnici di radiologia, infermieri, OSS ed Amministrativi è insostenibile, in altri casi assistiamo ad interventi in cui un ufficio che fino all’altro ieri era al collasso con un solo operatore poi, magicamente, diventa operativo con 5/6 dipendenti (i poteri dell’organizzazione).
Maria Calvaresi, Segretario Generale della Funzione Pubblica CGIL, commenta: “La situazione che si respira al distretto di San Benedetto del Tronto è insostenibile, con turni che spesso vengono modificati per sopperire alle carenze di organico e per rispondere alle innumerevoli richieste dell'utenza. Si segnala, inoltre, la fatiscenza della struttura di Via Romagna ove vengono a mancare i principali elementi di manutenzione ordinaria oltre la sicurezza e sorveglianza in certe ore.
La situazione è grave anche dal punto di vista normativo, vengono prodotti documenti dove arbitrariamente si comunica il blocco dello straordinario per mancanza di fondi poi successivamente in modo informale si provvede a erogare straordinario senza un documento ufficiale e senza atti formali.
Abbiamo chiesto legittimamente di conoscere gli atti con i quali documentarsi sulla costituzione dei fondi contrattuali degli anni 2016/2017/2018 ma, ad oggi non ci sono stati consegnati né abbiamo ricevuto una formale risposta. Riteniamo questo un comportamento inaccettabile e al di fuori di ogni semplice dialogo tra le parti, una violazione di un dovere molto grave da parte della AV e dell'ASUR: forse i lavoratori non hanno più il diritto di conoscere le cifre a disposizione per tutte le attività da remunerare (indennità, produttività).”
Conclude la sindacalista della FP CGIL: “Vogliamo tutti arrivare ad una soluzione positiva della vicenda, ma questa amministrazione non ama il confronto con chi reclama regole e trasparenza, c’è la necessità di fare passi avanti e farli subito. La Funzione Pubblica si riserverà di condurre qualsiasi iniziativa che riterrà opportuna se la situazione non verrà sbloccata immediatamente e non verranno salvaguardati tutti i posti di lavoro e il livello assistenziale.”