Ceriscioli: 'Continuità assistenziale utilizzando i 35,2 milioni assegnati'
Ancona - “Dare continuità alle linee
progettuali avviate negli anni precedenti, in modo da garantire che
l’assistenza ai malati possa proseguire e stabilizzarsi”. È
l’obiettivo della delibera approvata oggi dalla Giunta regionale
che individua i percorsi sanitari da realizzare nelle Marche
utilizzando i fondi vincolati statali. Per il 2017 la Regione ha a
disposizione 35,2 milioni di euro da destinare alle finalità del
Piano sanitario nazionale. Le risorse verranno utilizzate per
progetti che riguardano le cure palliative e la terapia del dolore
(2,8 milioni), la prevenzione (6,8 milioni), l’assistenza primaria
(15,2 milioni), l’umanizzazione dei percorsi assistenziali (1,5
milioni) e la gestione delle cronicità (8,7 milioni).
“Si
tratta di progetti regionali che seguono le linee guida nazionali, in
particolare con investimenti nel campo dell’assistenza primaria e
della non autosufficienza, oltre a settori vincolati dal Piano
nazionale della prevenzione e cure palliative - afferma il
presidente Luca Ceriscioli - La continuità delle linee
progettuali consente di implementare i percorsi avviati sul
territorio regionale, fornendo servizi necessari per molti
marchigiani che hanno bisogno di cura”.
Nel 2016 la
rete delle cure palliative e della terapia del dolore ha assistito
2.795 marchigiani, di cui 1.846 presi in carico a domicilio e 949
ricoverati in Hospice. Risultano, invece, 186 i pazienti affetti da
gravi cerebro-lesioni assistiti presso le strutture residenziali
specializzate. Circa 13 mila neonati sono stati sottoposti a
screening metabolico per il riconoscimento delle malattie rare (60 i
riscontri positivi), mentre 79 adolescenti sono stati assistiti per
disturbi del comportamento alimentare presso Villa Igea/Villa Serena
e 659 per autismo al Santo Stefano di Filottrano.
Altri dati
segnalano 552 pazienti con nutrizione enterale e 147 parenterale
(sostanzialmente nutrizioni artificiali), oltre a 12 pazienti
annualmente trasferiti dalle terapie intensive a strutture
specializzate per gravi disabilità dell’età evolutiva. Un
supporto psicologico è stato garantito a 1.395 pazienti (88
psicoterapia familiare, 1.307 colloqui) nell’ambito
dell’umanizzazione dei percorsi assistenziali del bambino.