Ancona - All'Ospedale regionale di Torrette
(Ancona) il primo intervento chirurgico di Tiroidectomia Robotica
Trans-Ascellare nelle Marche. L'intervento è stato eseguito dal
professor Mario Guerrieri Direttore della Clinica Chirurgica
dell'Università Politecnica delle Marche in collaborazione con la
Dr.ssa Micaela Piccoli e la Dr.ssa Maddalena Baldarelli.
L'
approccio robotico trans-ascellare permette la rimozione totale o
parziale della ghiandola tiroidea senza creare cicatrici sul collo.
La Tiroidectomia Robotica Trans-Ascellare è una metodica sicura, se
eseguita da chirurghi esperti, sia in chirurgia robotica che
tiroidea. La metodica robotica permette di avere una “magnificazione
tridimensionale” delle strutture (in particolare del nervo laringeo
inferiore) e di ottenere un eccellente risultato estetico per
l'assenza di cicatrice nel collo, mentre la cicatrice a livello
ascellare rimane nascosta.
Si ha infine un ridotto dolore
postoperatorio per l'assenza di iperdistensione del collo necessaria
nell'intervento classico. L'utilizzo di mezzi robotici in chirurgia
rappresenta un ulteriore passo nell'ambito della Chirurgia
Mininvasiva. Il primo robot chirurgico, chiamato da Vinci è stato
ideato dalla Intuitive Surgical (Mountain View, CA) nel 2000 ed ha
ottenuto l'autorizzazione dell'americana Food and Drug Administration
(FDA) per l'utilizzo in chirurgia laparoscopica.
L'approccio
robotico ha avuto una rapida diffusione in ambito urologico
(interventi di prostatectomia), cardiochirurgico ed addominale per i
chiari vantaggi che offre rispetto alle altre tecniche mininvasive:
estrema precisione dei movimenti chirurgici, stabilità dell’immagine
e magnificazione del campo operatorio con visione tridimensionale.
L'approccio robotico alla chirurgia mininvasiva tiroidea è stata
inizialmente esplorata e ben descritta dai chirurghi sudcoreani ed ha
avuto una rapida e grande diffusione nei paesi asiatici.
L'intervento di Tiroidectomia Trans-ascellare robotico è
stato infatti ideato dal chirurgo sud-Coreano Woong Youn Chung nel
2007 e realizzato con l'utilizzo del robot chirurgico Da Vinci. Chung
ed i suoi collaboratori hanno realizzato più di 5000 interventi di
Tiroidectomia totale e Lobectomie tiroidee dimostrando la sicurezza e
fattibilità dell'intervento. In Italia il primo intervento di
Tiroidectomia Robotica Trans-Ascellare è stato eseguito all'Ospedale
Civile Sant'Agostino Estense di Modena dalla Dr.ssa Micaela Piccoli
nel 2010. Grazie alla Dr.ssa Piccoli anche in Italia la metodica si
sta diffondendo e la sua collaborazione ha permesso l'esecuzione del
primo intervento di Tiroidectomia Robotica Trans-Ascellare nelle
Marche.
L'intervento chirurgico viene eseguito praticando
un’incisione cutanea di 5 cm circa a livello ascellare dal lato del
lobo tiroideo da asportare o dal lato in cui la tiroide è più
voluminosa nel caso di tiroidectomia totale. La metodica richiede la
creazione di un tunnel sottocutaneo di circa 15 cm ed il passaggio
attraverso i muscoli del collo sino ad arrivare alla loggia tiroidea.
Si inizia quindi l'intervento di tiroidectomia con l'ausilio del
robot da Vinci.
Il robot si compone di quattro bracci
robotici: tre di essi sono utilizzati per strumenti chirurgici quali
forbici, strumenti di elettrocauterizzazione o di sintesi. Il quarto
braccio sostiene una telecamera. Il chirurgo è distante fisicamente
dal campo operatorio e siede in una consolle dotata di un monitor
tridimensionale. Il chirurgo con due pedali e due controlli manuali
comanda il movimento dei bracci robotici. Si prospetta che il da
Vinci possa venire utilizzato in futuro per effettuare vere e proprie
operazioni di chirurgia robotica a distanza.
Con la
Tiroidectomia Robotica Trans-Ascellare possono essere trattate sia
lesioni benigne che maligne. Le indicazioni all'intervento sono:
noduli benigni di diametro massimo di 5 cm, carcinoma papillare o
follicolare T1N0 senza evidenza di linfonodi metastatici e Morbo di
Basedow senza considerevole aumento della ghiandola. Le
controindicazioni assolute all'esecuzione della Tiroidectomia
Robotica Trans-Ascellare sono: pregressi interventi chirurgici sulla
mammella, metastasi linfonodali note pre-operatoriamente, pregressa
irradiazione della regione cervicale, cancro localmente avanzato,
gozzo di grandi dimensioni e presenza di pace-maker.
Controindicazione relativa è rappresentata dalla associata presenza
di tiroidite che rende più difficoltosa l'esecuzione
dell'intervento.
Le complicanze della Tiroidectomia Robotica
Trans-Ascellare possono essere divise in complicanze specifiche della
metodica robotica durante la creazioni del tunnel sottocutaneo e in
complicanze tipiche dell'intervento di tiroidectomia che risultano
essere sovrapponibili all'accesso tradizionale.