A San Benedetto si è svolta la conferenza sindaci sull'ospedale unico
San Benedetto - Si è svolta oggi a San Benedetto del Tronto la conferenza dei sindaci dell'area vasta 5, un appuntamento importante che seguiva due sessioni che sul tema della sanità erano state svolte prima dal consiglio comunale di San Benedetto e poi dal consiglio comunale di Ascoli Piceno, in particolar modo sul tema dell'ospedale unico del Piceno.
"Purtroppo ho registrato, non senza disappunto, l'assenza del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli - dichiara il sindaco di Ascoli Guido Castelli-. Il governatore aveva convenuto con noi la data di oggi, abbiamo poi saputo successivamente che non sarebbe venuto in quanto impegnato in un'altra iniziativa, ovvero la presentazione dell'area di crisi complessa che si è svolta al Piceno Consind (ma Ceriscioli non era presente ad Ascoli, ndr)".
Il primo cittadino ascolano chiede al presidente della Regione "più ordine e maggiore sistematicità delle sue presenze nel nostro territorio - prosegue Castelli-. Non possiamo assistere ad un'imbarazzante coesistenza di iniziative nonostante gli accordi presi. Prendiamo atto dell'assenza di Ceriscioli, ciò non ha impedito di avviare e di completare una discussione sulla questione dell'ospedale unico". E' chiaro il pensiero di Castelli su questo delicato tema. "E' necessario chiedere- evidenzia il sindaco- al presidente della giunta regionale, che è anche assessore alla sanità, che venga finalmente approvato il nuovo piano sanitario visto che il vecchio, costruito da Gian Mario Spacca, è scaduto nel 2014".
Il primo cittadino di Ascoli invoca l'approvazione di un nuovo piano sanitario per far sì che l'offerta del servizio salute del sud delle Marche e della provincia picena venga inserito "in un quadro più generale ed organico che vogliamo conoscere per capire quali siano le idee di questo esecutivo regionale rispetto ad un tema fondamentale- prosegue Castelli-. Proprio il nuovo piano ci permetterà di comprendere se Ceriscioli intenda confermare quanto era stato già disciplinato dal piano Spacca, ovvero che l'ospedale unico del Piceno fosse comunque propedeutico alla costituzione dell'azienda ospedaliera unica del Piceno".
Nel 2012, infatti, i sindaci del Piceno si dichiararono favorevoli all'ospedale unico a condizione che fosse costituito ed organizzato in forma di azienda ospedaliera alla pari del Torrette di Ancona e del San Salvatore di Pesaro.
"Siamo in attesa di conoscere se la giunta Ceriscioli- sottolinea ancora Castelli- intenda confermare o meno questa previsione di piano già accolta nel 2014". Sempre sul tema dell'ospedale unico il sindaco di Ascoli ha aggiunto in conferenza: "Tutti si stanno concentrando dove si dovrebbe fare- continua-, ma prima del dove a mio avviso ci sono alcuni aspetti molto importanti. Bisogna capire cosa è l'ospedale, quali saranno le specialistiche e le eccellenze, quali servizi tecnologici, quali e quante risorse umane. Prima del dove- aggiunge Castelli- è opportuno capire come e con quali risorse si costituirà l'ospedale unico. A Ceriscioli, inoltre, chiedo anche quando pensa di definire ed approntare la proposta, non si può pensare di lasciar accapigliare i singoli sindaci quando ci sono specifiche responsabilità della Regione di carattere programmatorio sul cosa, sul come e sul quando".
E' diretto il monito che Castelli lancia nei confronti di Ceriscioli: "Assumiti la responsabilità di rispondere a questi quesiti, facci sapere quale sia la proposta e sicuramente il dove sarà un problema secondario nel momento in cui avremo garanzie e certezze sull'utilità di questo nuovo plesso ospedaliero. Se ci sei batti un colpo", chiosa Castelli.