Area Vasta 5, entro maggio le nomine dei capi dipartimento

Area Vasta 5, entro maggio le nomine dei capi dipartimento

Tra i criteri di valutazione le norme dell'Anticorruzione, della competenza professionale e gestionale. Una causa per mobbing potrebbe incidere

Ascoli -  “Che ad Ancona abbiano bloccato tutto per la nomina dei capi dipartimento dell'Area Vasta 5 è una notizia destituita di ogni fondamento – dichiara Giulietta Capocasa, Drettrice generale dell'Area Vasta 5Ci sono valutazioni da fare e ci sono i tempi tecnici che occorrono in un procedura di questo genere. I criteri sono quelli previsti dalla normativa in materia di trasparenza e anticorruzione previsti dall'Anac. Molte notizie – aggiunge la dottoressa Capocasa – a volte vengono date solo per sollevare polvere. C'è un clima ... d'ansia solo per la nomina del responsabile dell'Emergenza Medica. Di fatto noi non potremmo neanche parlare di questo perché siamo nella stessa situazione di una gara pubblica”.


Per la Direttrice generale dell'Area Vasta 5 non è questione di giorni il rinnovo dei capi dipartimento, presumibilmente (diciamo noi) si potrebbe arrivare alla determinazione entro il mese di maggio.


Nel frattempo per chiarire ai lettori la situazione in atto diciamo subito che l'unica nomina che sta scaldando gli animi è quella del Dipartimento dell'Emergenza Medica, ruolo per il quale competono il responsabile della Medicina d'urgenza Massimo Loria e il responsabile della Cardiologia Luciano Moretti. Il Comitato di dipartimento si è espresso con 8 voti contro 5 a favore del dr. Loria.


E siamo andati a vedere cosa dice l'Anac (Autorità nazionale anticorruzione) le cui norme sono state citate come discrimine nella valutazione per le nomine dei capi dipartimento da parte della Direttrice dell'Area Vasta 5 Giulietta Capocasa.


Ecco cosa dicono:
1.1 Incarichi di direzione di struttura complessa

Degli incarichi di direzione di struttura complessa si è già trattato in via generale nella

determinazione ANAC n. 12/2015, sezione II Sanità, § 2.1.2 «Incarichi e nomine». In questa sede si

affrontano in dettaglio le singole tipologie di incarichi afferenti alle varie fattispecie di struttura

complessa e alle relative procedure di conferimento30

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1.1.1 Direttore di dipartimento

La natura di tale incarico è di tipo prevalentemente organizzativo-gestionale con implicazioni anche con il settore degli acquisti, è infatti in capo al Direttore del dipartimento, sia esso ospedaliero o territoriale, la responsabilità anche in ordine alla corretta e razionale programmazione e gestione delle risorse assegnate per la realizzazione degli obiettivi attribuiti. La relativa procedura di conferimento dell’incarico prevede la scelta, da parte del Direttore generale, fra i dirigenti con incarico di direzione delle strutture complesse aggregate nel dipartimento stesso. In questo contesto, eventuali rischi possono configurarsi nell’uso non trasparente e adeguatamente motivato dell’esercizio del potere discrezionale di scelta. Per evitare e contrastare tali rischi e al fine di garantire comunque il prevalere dei profili di merito nell’attribuzione del suddetto incarico, le aziende sanitarie dovranno orientare le opportune misure di prevenzione al rafforzamento della trasparenza, avuto riguardo delle seguenti indicazioni:


a) esplicitazione, all’interno degli atti del procedimento, della conformità dello stesso alle

previsioni dell’atto aziendale ed agli indirizzi di programmazione regionale;


b) predeterminazione dei criteri di scelta e, ove non sussista apposita disciplina regionale, ai sensi dell’art. 17 bis, co. 3, del d.lgs.502/1992, esplicitazione delle modalità di partecipazione del

Comitato di dipartimento alla individuazione dei direttori di dipartimento;


  1. esplicitazione, negli atti relativi al procedimento di nomina, della motivazione sottesa alla scelta in relazione ai requisiti professionali, ai compiti affidati e alla pregressa performance della struttura dipartimentale, al fine di delineare il perimetro di valutazione rispetto anche al raggiungimento degli obiettivi di miglioramento che la struttura si pone;

    d) pubblicazione degli atti del procedimento con evidenziazione di quanto previsto ai punti a) e b).”


Bene, le norme anticorruzione dicono alcune cose che ci paiono scontate e sacrosante ma, di fatto, non è che entrino nel merito delle competenza, che è poi quella che interessa agli utenti della sanità del Piceno.


Quindi capacità di gestione anche economica, senza sforare budget, capacità di formazione del personale per rendere più efficaci le prestazioni nei confronti della comunità. Tutti requisiti che si possono desumere dai curricula dei candidati.


Nostro compito è quello di informare l'opinione pubblica che però nelle vicenda della nomina del nuovo Capo Dipartimento dell'Emergenza Medica si potrebbe affacciare una causa per mobbing intentata nel 2009 davanti al Giudice del Lavoro da alcuni medici nei confronti dell'amministrazione sanitaria. Una "spada di Damocle"?

A testimoniare è stato chiamato nel 2010 anche l'ex Direttore generale Massimo Del Moro. Qualcuno dei medici che ha denunciato situazioni di mobbing proveniva dal reparto di Cardiologia di Ascoli Piceno.


Sia chiaro: non c'è al momento alcuna condanna per questa vicenda. La sentenza potrebbe essere emessa dal giudice del Lavoro Tiziana D'Ecclesia nella prima settimana di luglio. Durante le udienze che si sono tenute ci sono state infermiere, testimoni, che sono scoppiate a piangere. Nel caso che l'Area Vasta 5 venisse condannata si troverebbe a risarcire miglia d euro di danni, danni che nell'eventualità sarebbero a carico della comunità picena.