Ascoli- Un passo avanti in un avamposto nevralgico della salute: è stata finalmente accettata la
richiesta di ristrutturazione del Pronto Soccorso secondo il progetto
del dr. Massimo Loria, primario del Servizio d'emergenza.
La
struttura sanitaria verrà dunque adeguata alla necessità di far
fronte a un sempre maggior afflusso di utenti e di creare nuovi
percorsi per particolari categorie di pazienti e rendere meno
disagevoli le loro attese.
Dr. Loria parliamo un po’ delle
attese. E' possibile ridurle?
“Le attese sono la causa della
maggior parte delle lamentele degli utenti di tutti i Pronto soccorso
(informazione riportata dai media con frequenza quotidiana) - dice il
dr. Loria – Queste, in assenza di un adeguato aumento degli
operatori (mediante il quale in effetti è possibile ottenerne la
riduzione), non sono comprimibili più di tanto se non a prezzo di
una riduzione di tempi di visita dei pazienti con un inaccettabile
aumento del rischio clinico (dovuto a diagnosi non corrette a causa
di valutazioni frettolose e non suffragate da indagini strumentali o
di laboratorio) e di un aumento del numero di ricoveri impropri.
Se però con le risorse attuali, in attesa di un aumento di organico, non è possibile ridurre più di tanto le attese è però possibile renderle meno disagevoli. Il disagio infatti non è dovuto solo alle attese di per sé ma alle condizioni nelle quali il paziente è costretto ad attendere. Un ambiente meno caotico, più tranquillo e confortevole, con maggior privacy,in assenza di promiscuità, sicuramente renderebbe queste meno disagevoli".
Quali sono state nel tempo le modifiche del Pronto Soccorso del Mazzoni?
"Nel corso degli anni il Pronto Soccorso è stato oggetto di diverse ristrutturazioni, nelle quali però ci si è limitato a variare la dislocazione dei divisori e diversificare la destinazione dei locali, ma lo spazio complessivo è rimasto lo stesso a fronte del vertiginoso aumento degli accessi, divenuto non più rispondente alla esigenze e alla diversa organizzazione che nel frattempo è stato necessario adottare.
A tale riguardo negli anni passai ho ripetutamente sollecitato le amministrazioni passate della necessità di un ampliamento. Queste, pur dimostrando interesse, non hanno però dato seguito alle mie richieste. L’attuale Direzione ha accolto la mia richiesta ed esaminato i 3 progetti che avevo presentato per la soluzione del problema, optando per il terzo progetto che prevede un notevole ampliamento dell’Unità Operativa".
Questo suo terzo progetto darà nuova efficacia e benefici per gli utenti?
"Direi proprio di sì. - spiega Loria - Consentirà, in funzione del notevole aumento degli spazi, una migliore organizzazione del lavoro con la possibilità di creare nuovi percorsi per categorie di pazienti più fragili. Ad esempio percorsi per i bambini, per donne che hanno subito violenza, per i pazienti anziani, percorsi, alcuni dei quali già condivisi, che stentano però ad essere pienamente operativi per la mancanza di spazio vitale. Si tutelerebbero così le categorie di pazienti più fragili e, nel contempo, si renderebbero più confortevoli e meno disagevoli le attese di tutti gli altri mediante permanenza in un ambiente più accogliente e dignitoso.
Sono certo che queste aspettative non verranno deluse, a differenza del passato, e sono ottimista perché la mia impressione è che la Direzione attuale, con la quale sono in buoni rapporti, ha dimostrato sensibilità e lungimiranza accettando il mio progetto e anticipando così la sua disponibilità alla soluzione del problema".