Vienna – C'è una nuova ipotesi che
arriva dalla ricerca per per chiarire lo sviluppo del cancro al
polmone.
Potrebbero essere attivati anche da infezioni da
virus, batteri e funghi. Lo studio è di Haral zur Hausen, Premio
Nobel per la Medicina nel 2008 per le sue ricerche che hanno
identificato il legame tra l'infezione da virus Hpv ed il cancro alla
cervice. Lo scienziato ha illustrato tale possibilità in sessione
plenaria alla diciassettesima Conferenza mondiale Iasl sul cancro
polmonare.
"Tali studi - ha detto Haral zur
Hausen - possono aprire nuove vie per la prevenzione di questa
neoplasia".
Il fumo "è chiaramente il maggiore
fattore di rischio per il tumore al polmone, con il 25% circa di
forti fumatori che svilupperanno la malattia sul lungo termine -
ha spiegato zur Hausen - è però vero che il 20-25% dei pazienti
non è mai stato fumatore, e ciò indica che devono esserci delle
influenze addizionali per lo sviluppo di tale forma tumorale".
I virus "oncogenici - ha puntualizzato il Nobel -
richiedono tuttavia delle modifiche genetiche perché il cancro si
sviluppi, poiché le infezioni virali in se stesse non sono
sufficienti a determinare il tumore".
Attenzione, perché Haral zur Hausen pone sul tavolo anche un altro scenario scientifico che non può che preoccupare: gli animali domestici potrebbero portare virus patogeni che, sebbene non pericolosi per gli animali stessi, possono diventare cancerogeni quando trasferiti all'uomo.