Ancona - “Oggi doveva essere approvato in Giunta il piano per la riduzione delle liste di attesa, invece Ceriscioli ha rinviato la decisione, perché davanti alle critiche espresse dai medici di famiglia, dai sindacati e dal sottoscritto il 25 Settembre, si è accorto degli errori che stava facendo.
Quello delle liste di attesa rappresenta un problema prioritario per i cittadini marchigiani e non può essere affrontato con questa superficialità ed approssimazione, con annunci, smentite e passi indietro.
E’ necessario cambiare metodo e filosofia al piano e riscriverlo partendo dalla centralità del ruolo del medico di famiglia e dalla necessità di rafforzare la rete territoriale sulla quale, invece, vengono investite poche risorse e che invece rappresenta un filtro indispensabile per creare efficacia ed efficienza al sistema. La prima versione presentata qualche giorno fa da Ceriscioli era totalmente sbagliata, poiché mirava solamente ad incrementare l'offerta quantitativamente, trasformando il medico ospedaliero in medico ambulatoriale, alterando e svilendo la funzione determinante della medicina territoriale e del rapporto medico di base-paziente.
E' strategico invece rafforzare l’investimento nelle tecnologie ed accelerare l'entrata a regime del piano che non può attendere la prossima primavera per vedere i suoi frutti. ”. Così il Capogruppo di Area Popolare Mirco Carloni commenta la vicenda del rinvio del Piano per le liste di attesa.
“E' indispensabile cambiare marcia - continua Carloni - ed accelerare il confronto con i medici e riscrivere da capo un piano che, così come Ceriscioli lo ha concepito, non solo non produrrà i risultati sperati, ma rischia di riportare indietro la nostra sanità. E' certamente positivo implementare quantitativamente le prestazioni offerte, ma questa scelta non può costituire la filosofia da cui nasce e si sviluppa il piano allo studio della Giunta.
E' la selezione della domanda il punto di partenza sul quale realizzare quella serie di azioni che devono servire per ridurre i tempi ed efficientare il sistema, lavorando soprattutto al potenziamento del ruolo dei medici di famiglia. Per questa ragione è indispensabile investire sulla tecnologia sanitaria che rappresenta l'unico strumento per realizzare un vero salto di qualità, a cominciare dalla cartella sanitaria digitale, dalla ricetta digitale e dalla possibilità da parte del medico di base di accedere direttamente al servizio di prenotazione del CUP.
Solo investendo nel ruolo strategico del medico di base e fornendogli la strumentazione adeguata per migliorare la sua capacità di diagnosi, si riesce a valorizzare il principio dell'appropriatezza della prestazione sanitaria, eliminando quindi inefficienze, riducendo i costi ed i tempi di attesa”.
"Prevedere l’entrata a regime del piano a Maggio del prossimo anno – conclude Carloni - significa non capire fino in fondo quanto questo argomento rappresenti un problema nella vita quotidiana dei cittadini marchigiani che sono stanchi di continue sperimentazioni e che vogliono risposte concrete senza più attese o rinvii”.