Ascoli - Dal 1 luglio prende il via una sperimentazione per il riassetto dell'emergenza territoriale nell'Area Vasta 5. Si tratta di una rivoluzione che parte dalle norme esistenti ma produrrà un cambiamento culturale sia tra gli operatori sanitari che tra i pazienti.
Lo scopo ultimo è quello di creare la nuova figura di medico dell'emergenza. La differenziazione tra medici del 118 e del Pronto soccorso non ci sarà più.
Nel frattempo, prima di arrivare a questo traguardo c'è un passaggio importante che ha stimolato il direttore Massimo del Moro a partire di un progetto presentato dal responsabile dell'emergenza del Mazzoni, il dottor Massimo Loria, nel 2014.
Una delle lamentele degli utenti del pronto soccorso era legata alle liste d'attesa. Problema che in realtà riguarda in particolare i codici verdi, cioè quei pazienti che in realtà presentano patologie di competenza del medico di famiglia e non dell'emergenza. I codici rossi infatti, cioè le patologie gravi, vengono processati immediatamente.
A questo punto i medici del 118 che in media ad Ascoli compiono circa 4 interventi al giorno, mentre a San Benedetto (con il periodo estivo) diventano 10, andrebbero a incrementare il personale medico al pronto soccorso nei momenti di pausa dalle richieste di interventi sul territorio.
Significa che questi sanitari potranno visitare circa 15 o 20 pazienti presso il pronto soccorso di fatto riducendo le liste d'attesa, quelle dei codici verdi, come si diceva.
Attualmente i medici presenti nel pronto soccorso del Mazzoni (responsabile Massimo Loria) sono 14, al Madonna del Soccorso ( responsabile Paolo Groff) sono 17, mentre sono 22 i medici del 118 coordinati dal direttore Flavio Postacchini.
Presso i pronto soccorso si aprirà una nuova sala dove opereranno i medici del 118.
Si dà così seguito ad una norma esistente e il personale dipendente del servizio sanitario regionale, addetto stabilmente agli equipaggi di soccorso, costituisce ed opera quale parte integrante di una delle unità operative del dipartimento di emergenza e dipende funzionalmente dal dipartimento di emergenza competente territorialmente.
L'attività, nel territorio, degli equipaggi di soccorso è coordinata funzionalmente dalla Centrale operativa.
Per il personale infermieristico si procederà alla definizione di un progetto di revisione dell'assetto
concordato tra Direttori e Coordinatori delle unità operative interessate.
La sperimentazione si svilupperà per un periodo di 6 mesi ed entro il 30 novembre, il direttore del
Dipartimento e i direttori della Centrale operativa e dei Pronto soccorso dovranno procedere alla formalizzazione di un modello a regime dell'assetto della Centrale operativa, sulla base del quale si procederà a definire la revisione della dotazione organica.
Questa è la nuova sanità
“Il momento in cui le risorse diminuiscono, invece di aumentare come in passato di un 5% per cento in più all'anno, - dice Massimo Del Moro, direttore dell'Area Vasta 5 - l'organizzazione dipartimentale è il fulcro dell'attività che viene fatta in area vasta. E' un anno e mezzo che ci giochiamo la partita sull'organizzazione dipartimentale: ottimizzare le risorse che abbiamo (tecnologiche, umane e pecuniarie) all'interno di un processo di collaborazione delle unità operative che fanno parte dei dipartimenti.
Quindi la nomina dei capi dipartimento, le posizioni organizzative che abbiamo chiuso tra la fine del mese di aprile e i primi di maggio, che chiuderemo quando avremo selezionato i coordinatori ( i vecchi caposala o capi tecnici) che avverrà nel corso delle prossime settimane è un percorso che abbiamo seguito all'interno dell'Area Vasta 5 che ci permetta di dare risposte migliori ai pazienti. Già si evidenziano risultati positivi.
Presenteremo nei prossimi giorni questa organizzazione aziendale 54 posizioni organizzative selezionate da 54 commissioni nel corso dell'anno, un lavoro immenso. Questa è la nuova sanità. E' chiaro che ci sarà un minimo di resistenza (personale del 118,ndr) da parte di chi deve impegnarsi invece di aspettare la chiamata del 118: è un cambiamento di stato che genera, come dice la fisica, un'azione contraria. Il mondo va avanti e non ci possiamo fermare di fronte al rinnovamento per dare una funzione utile alla comunità secondo le norme esistenti.”
“E' comprensibile che ai cittadini posta restare impressa una giornata negativa trascorsa al pronto soccorso avendo una patologia da codice verde che non è competenza dell'emergenza urgenza. - dice il dottor Massimo Loria - La comunità dovrebbe invece riflettere su un altro indicatore, questo si molto importante per dare un giudizio sul servizio d'emergenza, sul pronto soccorso: quanti morti si sono evitati grazie alla competenza e ai tempi d'intervento su arresti cardiaci, e altre patologie gravi ? Ecco questo è un giudizio al quale sottopongo me e la mia struttura senza preoccupazione.”