Ascoli - Inaugurata la Residenza protetta Sanitas, la nuova struttura nata dalla collaborazione tra il Consorzio di cooperative sociali cattoliche Il Picchio, l’impresa sociale 2PM e l’Area Vasta 5, che in sinergia con istituzioni comunali e regionali, hanno reso possibile dopo più di 20 anni l’apertura di questa struttura all’avanguardia nel campo sanitario.
“E' una sfida che è stata vinta dalla sinergia tra la sanità pubblica e l'impresa sociale privata – ha detto Massimo Del Moro, direttore dell'Area Vasta 5 – La scommessa c'è stata subito, fin da quando abbiamo visitato la struttura grezza a Villa S. Antonio. La scelta è stata di puntare sulla creazione di posti di lavoro. Inutile parcellizzare 3, 2, 1, 5 posti letto in più strutture. Occorreva fare massa critica. Il rischio era che se non avessero concluso l'opera nel periodo indicato si sarebbero persi 40 posti letto.
Una sfida vinta che, grazie a risorse pubbliche e private, oggi può creare nuova occupazione: 28 nuovi posti di lavoro. Un successo ottenuto grazie all'assessore alla Salute Almerino Mezzolani e al vice presidente Antonio Canzian che hanno lavorato per il riequilibrio della sanità in questo territorio. Una sanità virtuosa, - ha evidenziato Del Moro - che per la buona gestione ha ricevuto svariati milioni dalla Stato, per proseguire l’opera di risanamento della sanità marchigiana, ora trale prime in Italia”.
Franco Bruni, vice presidente del Consorzio Il Picchio, ha tracciato la situazione psicologica delle famiglie che debbono decidere di portare i propri anziani, con senso di colpa, presso le strutture residenziali poiché non sono in grado di far fronte ai loro bisogni, alla loro cura, che spesso è complicata.
“All'inizio, – ha detto Domenico Panichi, presidente del Consorzio Il Picchio - visto che Monica Acciarri, ascolana, è una funzionaria della segreteria dell'assessorato alla Salute regionale, le abbiamo parlato della necessità di questa residenza. Ci ha risposto: “Non ci sono risorse, occorre reperirle per realizzare il progetto”.
Nasce così Sanitas, riconosciuta anche come “la prima start up innovativa della provincia di Ascoli Piceno a valenza sociale, con un impatto generazionale e comunitario, poiché si prevedono 28 nuovi posti di lavoro e la nascita di una realtà a servizio della comunità, che prenderà in carico non solo i pazienti, ma tutta la famiglia, con un accompagnamento che sia sostegno psico-fisico ma anche emotivo”.
L’ing. Alberto Paradisi ha poi sottolineato l’alta efficienza energetica e domotica della struttura, che è una novità anche dal punto di vista tecnico, oltre che nel servizio offerto di alta professionalità e umanità. La realizzazione del progetto è avvenuta anche grazie all’intervento di altri enti istituzionali.
Presenti per la Regione il dott. Antonio Canzian e l’Assessore alla Sanità Almerino Mezzolani, che hanno dichiarato quanto sia prioritaria nell’agenda politica la questione dell’invecchiamento della regione, seconda in Europa per longevità ma bisognosa di risorse in sinergia tra pubblico e privato. “Come è accaduto in questo caso - ha detto Canzian- in cui su 200 posti finanziabili in residenze protette, abbiamo voluto fortemente che 90 fossero destinati all’Area Vasta 5”.
“Certo che si può fare di più e dobbiamo farlo, – ha detto Almerino Mezzolani - E' per questo che sosteniamo Monica Acciarri in questo cammino elettorale. Perché in questo difficile tragitto tra i tagli nazionali dobbiamo salvaguardare quanto fatto finora con determinazione a favore della nostra comunità marchigiana.
Il progetto che ha portato a risanare la sanità delle Marche, che aveva deficit di 150 milioni, va difeso per dare efficienza ai servizi per la popolazione. La sanità è garantita dal pubblico, sono chiacchiere quelle di chi dice che abbiamo voluto privatizzare.”
“Un’eccellenza sociale, nel settore lavorativo ma anche come esperienza di progettualità privata, richiamo al senso di responsabilità per il delicato lavoro che dovranno svolgere le persone che lavoreranno all'interno”, ha aggiunto il Sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli.
“Quando ci sono progettualità dal territorio le sfide si vincono – ha detto Monica Acciarri – Con la nuova struttura del Santo Stefano ad Ascoli, si avranno altri 160 posti letto. Senza l'intervento sinergico del privato il sistema sanitario nazionale non riuscirebbe a garantire la sostenibilità”. Al termine la benedizione di Mons. Giovanni D’Ercole e il bene augurante taglio del nastro.