Ancona - Le Marche adottano linee di indirizzo comuni sul territorio regionale per prevenire e curare i disturbi del comportamento alimentare (Dca). La rete dei servizi verrà implementata con un nuovo ambulatorio specialistico di riferimento per l’Area vasta 3 di Macerata: affiancherà quelli pubblici già operativi nelle Aree vaste di Pesaro, Ancona e Fermo che verranno ulteriormente rafforzati.
Inoltre, nel prossimi triennio, saranno programmati corsi di formazione sui Dca per i professionisti coinvolti. È quanto prevede una deliberazione della Giunta regionale, approvata su proposta dell’assessore alla Salute, Almerino Mezzolani.
“L’obiettivo è quello di implementare la rete dei Dca oggi esistente – sottolinea Mezzolani – Le attività dell’Asur saranno integrate con quelle delle Aziende ospedaliere, in funzione del fabbisogno reale e prevedendo, sul territorio regionale, la presenza di tutti i livelli assistenziali. La prevenzione e la cura dei disturbi alimentari richiedono un’azione complessiva di indirizzo regionale per superare l’attuale frammentazione degli interventi di contrasto. Intendiamo ora fornire un chiaro e articolato riferimento per sviluppare servizi qualificati e coordinati professionalmente, con una migliore integrazione tra le opportunità offerte dal pubblico e dal privato accreditato”.
Le linee di indirizzo sono state prodotte e condivise da un gruppo di lavoro multidisciplinare istituito presso l’Azienda sanitaria regionale che comprende anche le associazioni di genitori e pazienti. Con il recepimento del Piano nazionale per la salute mentale del 2014, le Marche riconoscono, tra gli obiettivi prioritari, il miglioramento dei disturbi del comportamento alimentare. Indicano una serie di percorsi integrati per la presa in carico e la gestione dei Dca, in collaborazione con le strutture ospedaliere.
Le linee guida emanate disciplinano l’assistenza (cure primarie, ambulatoriali specialistiche, riabilitazione residenziale e semiresidenziale, ricoveri ordinari), la continuità delle cure, la prevenzione, il ruolo delle associazioni dei familiari e dei pazienti, la formazione e la ricerca.
Il problema sociosanitario dei Dca è particolarmente complesso, richiedendo l’integrazione di varie competenze professionali (psichiatri, psicologi, nutrizionisti, medici di medicina generali, pediatri, internisti, endocrinologi, neuropsichiatri infantili). Negli ultimi anni ha registrato un notevole incremento, suscitando un forte allarme sociale anche a seguito dell’abbassamento dell’età di esordio dei Dca che iniziano a diffondersi, in maniera consistente, anche nella popolazione infantile. Nelle Marche si stima la presenza di circa 40 mila donne adulte con Dca, con circa 60 nuovi casi di anoressia nervosa e 80 di bulimia nervosa all’anno.
Attualmente (marzo 2015) risultano presi in carico, con esenzione, 479 pazienti, di cui il 95% di sesso femminile. Il 14% risulta minorenne. Nel 2013 i marchigiani ricoverati presso le strutture ospedaliere regionali sono stati 117, quelli fuori regione 46. Il 44% dei ricoveri in regione ha riguardato i minorenni, il 50% dei fuori regione i maggiorenni. Gli ospedali marchigiani interessati risultano il Salesi di Ancona, gli Ospedali riuniti di Ancona, Fermo e Fano. I marchigiani che si rivolgono fuori regione scelgono, principalmente, ospedali dell’Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto.