Ascoli - Il Direttore dell’Area Vasta
5, Massimo del Moro, ha illustrato una piccola rivoluzione che riguarda il Sert e la Guardia medica.
"Fare un salto di qualità nell’accoglienza e nella cura del paziente. Abbiamo
pensato ad una nuova organizzazione di servizi; servizi, in parte già
esistenti, ma molti altri da avviare - Dice Massimo Del Moro - Con la costituzione della Area Vasta n.5 e con il trasferimento delle attività amministrative e sanitarie presso la
sede legale, è sorta la necessità di trovare nuovi spazi, sia per la custodia e
la conservazione della documentazione necessaria, in modo da offrire una
garanzia di un’efficace gestione del Servizio di archivio, sia per una nuova
sede del Sert.
È indispensabile dare al servizio dei tossicodipendenti una
dignità diversa rispetto a quella attuale’ – prosegue del Moro - A tale scopo è stato fatto un
avviso pubblico ed è pervenuta una sola manifestazione di interesse da parte
della ditta ECOS S.r.l, per l’immobile sito in Ascoli Piceno lungo la Zona
Industriale a Campolungo, già ex capannone di attività sanitarie; la locazione
avrà durata 6 anni per un costo di affitto di circa 35.000 euro annui".
I benefici di questa proposta sono riscontrabili, oltre che in una maggiore efficienza del Servizio di archivio, anche nel raddoppio della superficie del Sert. Attualmente infatti occupa una porzione di circa 240 mq, mentre con il suo spostamento in altro sito beneficerebbe di una superficie raddoppiata.
"Questa soluzione consentirà ad ogni operatore del Sert di avere una propria stanza, fornendo anche una maggiore attenzione alla salvaguardia della privacy. Inoltre – continua del Moro – tra le novità c’è quella di avere una guardia medica aggiuntiva a quella sita alla Luciani e collocata presso il Servizio d'emergenza dell’Ospedale Mazzoni. Una scelta dovuta al fatto che Monticelli è uno dei quartieri più popolosi della città e inoltre perché tale procedura permetterà di filtrare e diluire le attività di pronto soccorso, dando risposte immediate alle persone".
L'Area Vasta 5 ha preso in considerazione che la nuova dislocazione del Sert ovrà avere un potenziamento dei servizi di trasporto urbano poiché ci sono circa 450 utenti, che giornalmente utilizzano il Servizio e spesso molti di loro non hanno la patente di guida.
"Abbiamo lavorato anche in questo senso – sottolinea il Direttore dell’Area Vasta 5 – in accordo con la Start, saranno incrementati i trasporti e gli spostamenti, in modo da fornire un’efficiente servizio".
A completare questo nuovo piano organizzativo anche altri progetti in campo: ad esempio a primavera aprirà il nuovo gruppo operatorio presso l’ospedale di Ascoli. Una struttura che sarà quanto di più tecnologico cè in tutto il territorio piceno. A San Benedetto, invece, verranno predisposte nuove sale parto.
Molte insomma le attività ancora in evoluzione: ci sono quattro primari in arrivo, in primis quello di Oculistica; accettate, inoltre le proposte di convenzionamento per gli 80 posti residenza protetta e 40 centri diurni demenza, di cui 20 a San Benedetto del Tronto, 5 ad Offida, in strutture già attrezzate per questo, e 15 saranno in Ascoli.
Infine è stato approvato un protocollo sulla rivoluzione delle liste di attesa e, dati i continui scambi con l’Asl di Teramo, si sta lavorando affichè le Marche possano fare un accordo di confine con la Regione Abruzzo. Tale proposta permetterà di attivare un percorso in cui sia possibile utilizzare reciprocamente i servizi necessari. Un esempio: l’Ematologia di Ascoli potrebbe divenire punto di riferimento per la regione Abruzzo, mentre Teramo potrebbe trasformarsi in centro principale nell’erogazione di altri preziosi servizi come la Neurochirurgia.
"Nel 2014 sono stati spesi 8 milioni di euro in investimenti nel Piceno. Risorse che hanno garantito una nuova organizzazione, quindi, un miglioramento degli spazi e dei servizi nell’interesse del territorio, frutto del tempo e lavoro di persone preziose che sono nel mio team e che quotidianamente si prodigano nel progresso e ottimizzazione di questo territorio - conclude del Moro. Questo perché non dobbiamo perdere memoria di quello che eravamo, siamo e saremo"
Quanto alle polemiche su presunte illeggittimità sulla sua nomina, il direttore Del Moro si dice tranquillo e fa spallucce.