Roma - Secondo una ricerca dell’Euro Health Consumer Index,che annualmente mette a confronto i sistemi sanitari di 36 paesi europei, l’Italia è al 21^ posto.
I risultati sono stati presentati ieri a Bruxelles al commissario europeo per la salute Vytenis Andriukaities. I dati mostrano un peggioramento per quanto riguarda la sanità in Italia che è scesa di un gradino nel 2014 rispetto alla posizione che aveva nel 2013.
In cima alla classifica come indice di qualità, i Paesi Bassi si collocano al primo posto seguiti da Svizzera,Norvegia,Finlandia e Danimarca.
La posizione italiana è compromessa dal divario esistente sulle prestazioni sanitarie che vengono erogate nel nord della penisola,migliori, rispetto al sud.
Il direttore della ricerca,Arne Bjornberg, commenta che la sanità pubblica italiana rientra in quei settori della nostra società che hanno “disperatamente bisogno di riforme nel contesto di una imperante paralisi politica”.
La ricerca ha poi messo in luce che il nostro Paese è caratterizzato dalla “mancanza di preparazione nel gestire l’assistenza a lungo termine della popolazione in invecchiamento”.
In questo ambito l’Italia si colloca allo stesso posto di Grecia e Romania e, prosegue Bjornberg,”ancora una volta sembra non esserci la volontà politica di attuare azioni risolutive”.