Ancona - “In
relazione agli articoli apparsi sulla stampa e riguardanti le
polemiche sollevate sull’Ospedale regionale Aziende Riunite di
Torrette,- dice l'assessore regionale Almerino Mezzolani - vanno precisati alcuni aspetti sulla scorta di elementi
puntuali .
In
primo luogo, l’integrazione invocata tra ospedali e territorio è
un percorso già avviato dalla giunta regionale con il progetto Case
della Salute,
che, per la piena operatività del sistema richiede fasi
progressive di attuazione molto complesse e di graduale
realizzazione.
Ma per rispondere alle esigenze dei cittadini che
hanno bisogno di cure intermedie e di vedere garantita la continuità
dell'assistenza,va sottolineato che tale progetto ha avuto
un'accelerazione nell'ultimo anno, con una serie di atti approvati
dalla Giunta Regionale , ad esempio con la "Riduzione della
frammentazione della Rete Ospedaliera, Riconversione delle piccole
strutture ospedaliere e Riorganizzazione della rete Territoriale
della Emergenza-Urgenza della Regione Marche" ; le "Linee
guida per l'organizzazione funzionale delle Case della Salute"e
la "Regolamentazione delle Cure Intermedie".
A tali
indirizzi regionali si sta dando una progressiva attuazione perché
dalla rilevazione effettuata dall'ASUR nell'ottobre 2014 risulta che
possono afferire al modello Case della Salute 10 strutture aggiuntive
rispetto alle 9 precedentemente ipotizzate.
Queste strutture sono
distribuite sul territorio regionale e trovano riferimento nei tre
livelli previsti : Casa della Salute per l'erogazione di cure
integrate (Tipo A), Casa della Salute per l'erogazione di cure
integrate e residenzialità (Tipo B), Casa della Salute derivante
dalla riconversione delle piccole strutture ospedaliere (Tipo C). Le
strutture da completare come Case della Salute attualmente presenti
sono ad Urbania, Mondolfo, Filottrano, Cupramontana, Moie,
Castelfidardo, Arcevia, Ripatransone Montefiore dell'Aso, Offida,
Montecchio(lavori in corso), Sant'Angelo in Vado, Mondavio,
Corinaldo, Ostra, Serra dei Conti, Montecarotto, Porto Recanati,
Morrovalle, Porto San Giorgio, Ascoli Piceno.
Il processo di
attivazione ed implementazione di tutte le attività connesse,
comprese quelle definite cure intermedie, è pertanto avanzato e non
riguarda unicamente il ricovero di pazienti provenienti dagli
ospedali per acuti con lo scopo di decongestionare le strutture , ma
anche molteplici altre attività (tra le più importanti di
specialistica ambulatoriale, continuità delle cure con i medici di
medicina generale, attività riabilitative, centri diurni per
Alzheimer etc).
Sulla
situazione del Pronto
soccorso
di Torrette non vi è dubbio che risponde ai requisiti tecnico
organizzativi previsti dalla Legge regionale 20/2000, unico
riferimento normativo per l’accreditamento delle strutture
sanitarie.
I posti letto di OBI, i box e le sale visite sono in
condizioni normali e in grado di dare risposta all’utenza, mentre
in momenti di iperafflusso si possono manifestare alcune criticità
alle quali va data risposta con modelli organizzativi interni
temporanei, come del resto in tutti gli ospedali che gestiscono
l’emergenza.
Questo perché è impensabile e antieconomico
proporzionare perennemente le strutture sanitarie sulla base di
affluenze straordinarie, per poi registrare sovradimensionamenti in
condizioni di ordinarietà. Peraltro, esistono percorsi assistenziali
specifici per alcuni pazienti come ad esempio quelli oculistici, o
infettivi che permettono di ridurre il carico complessivo del pronto
soccorso.
E’ perfino troppo facile poi per dar corso alle polemiche mostrare immagini di affollamento in pronto soccorso senza dare conto che oltre ai pazienti in sala di attesa sono presenti gli accompagnatori (1 o 2 a paziente) nonché pazienti già visitati, già studiati in attesa di esiti o di ulteriori approfondimenti. I pazienti gestiti in questi ultimi giorni al PS di Torrette sono suddivisi in codici bianchi e verdi come negli altri periodi dell’anno.
Per
quanto riguarda l’auspicato ampliamento
del Pronto
Soccorso
di Torrette va chiarito che il progetto di rifacimento prevede un
notevole miglioramento del percorso funzionale, sia dei pazienti che
degli operatori sanitari. Nell’area destinata attualmente alle
attività del pronto soccorso, saranno separati i percorsi tra
pazienti e personale dipendente a mezzo di corridoio coperto, che
consentirà l’accesso diretto alle sale di visita e l’accesso
alla sala TAC del pronto soccorso e/o agli altri reparti ospedalieri
per le consulenze.
I box visita saranno ampliati consentendo una
migliore operatività all’interno degli stessi e raddoppiata anche
la superficie destinata alla sala di emergenze. In relazione
all’organico del PS, nel mese di febbraio si concluderà la
procedura con la nomina del nuovo direttore tramite concorso, mentre
è già avviata quella per l’assunzione della ulteriore unità di
dirigente medico attualmente vacante.
Inoltre l’attuale organizzazione della rete della Rianimazione e Terapie Intensive, realizzata in accordo tra tutte le Aziende del SSR, è costituita da un numero di posti letto adeguata rispetto agli standard previsti e da una serie di sistemi di controllo per l’attivazione a cascata di interventi, finalizzati alla corretta gestione dei pazienti critici. Precisamente sono 27 i posti letto suddivisi tra clinica e divisione oltre a quelli dedicati a pazienti cardiochirurgici. Qualora si verifichino periodi di superafflusso viene attivato un sistema di allerta che permette, fino alla delocalizzazione di pazienti sul territorio, di attivare posti adeguatamente attrezzati e monitorati all’interno della stessa Unità operativa e anche all’interno del blocco operatorio, nell’area dell’emergenza, utilizzando personale adeguatamente formato e già inserito nella programmazione delle attività istituzionali di una pronta disponibilità notturna e festiva. Una volta messi in rianimazione e soprattutto una volta stabilizzati, i pazienti possono essere trasferiti nei territori di competenza in accordo tra le direzioni aziendali e i professionisti interessati.
La clinica di oculistica ha 4 posti letto ordinari e 1 di Day Hospital. Le attività diurne sono particolarmente rapide con, certamente, un turn over di pazienti abbastanza importante, ma ognuno con specifici percorsi. Inoltre, l’avvenuto spostamento di attività ambulatoriale per esterni nei poliambulatori e la prossima delocalizzazione dei trattamenti intravitreali di pazienti oculistici, determinerà di per sé un’ulteriore riduzione dei pazienti. In ogni caso, anche in questa attuale situazione, la presenza di pazienti e dei loro accompagnatori in numero notevole è segno della capacità di risposta di una azienda sanitaria alle esigenze dei pazienti, assicurando il massimo rispetto delle condizioni igienico-sanitarie.
Occorre infine precisare, che le operazioni relative al trasferimento temporaneo del Presidio Salesi dall’attuale sede a Torrette non si sono minimamente fermate per “esigenze elettorali”, al contrario continuano nel rispetto del programma che l’Azienda si è data per giungere al trasferimento prima dell’estate. Peraltro, il piano del trasferimento dei reparti di Torrette utile a far spazio alle strutture del materno-infantile è una competenza gestionale esclusiva dell’Azienda.”