Ancona - “Obiettivi e
risultati così lusinghieri non si ottengono mai da soli. Il governo
regionale ha creduto con grande determinazione nella riforma
grazie alla quale, in pochi anni, la sanità marchigiana si è attestata
come una delle più virtuose per costi e qualità dei servizi.
Ma questo
non sarebbe stato possibile senza il sacrificio quotidiano, la
professionalità e la passione degli operatori che nel
sistema lavorano giorno dopo giorno. Un’affermazione collettiva,
quindi, quella che viene nuovamente certificata a livello nazionale”.
Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, commenta i
risultati, per le Marche, del Tavolo 2013 di verifica
degli adempimenti dei Lea, i Livelli essenziali di assistenza,
istituito presso il Ministero della Salute.
Il Tavolo, che sta
concludendo in queste settimane l’iter per tutte le regioni, ha già
certificato un punteggio di 191 per le Marche che si posizionano
così tra i primi posti in Italia per qualità dei servizi, migliorando
la propria posizione rispetto alla precedente valutazione.
I punteggi
vengono assegnati in base a 31 indicatori che vanno dall’assistenza
ospedaliera alle liste d’attesa, dal controllo della spesa farmaceutica
alle campagne di vaccinazione e screening, dai servizi domiciliari ai
consultori, dalla specialistica alla diagnostica ambulatoriale.
Una
“pagella”, dunque, in grado di “certificare” dove il sistema sanitario
pubblico funziona e dove no. “C’è la piena consapevolezza
– prosegue Spacca – che si può ancora migliorare, che alcune criticità
permangono. Ma il fatto che, valutazione dopo valutazione, graduatoria
dopo graduatoria, certificazione dopo certificazione, le Marche
mantengono saldi i primissimi posti per rapporto tra
spesa e qualità dei servizi ci conforta nelle scelte compiute.
Va
soprattutto ricordato che prima della riforma sanitaria regionale per
cui siamo stati pionieri in Italia, seguiti oggi da blasonate regioni
italiane, la sanità marchigiana arrancava in fondo
alle classifiche, era tra le più indebitate a livello nazionale.
L’orgoglio per i risultati raggiunti è un patrimonio per tutta la
comunità regionale”.