Protocollo d'intesa sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro

Protocollo d'intesa sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro

Tra gli obiettivi quello di responsabilizzare e coinvolgere il lavoratore per favorire scelte e stili di vita salutari

Ascoli - Oggi, 16 dicembre 2014, presso la Direzione ASUR Area Vasta 5, si sono incontrati il Direttore dell’Area Vasta 5, Dr. Massimo Del Moro, il Dr. Vincenzo Calvaresi, in qualità di Direttore del Dipartimento di Prevenzione e Direttore f.f. SPSAL della suddetta Area Vasta e le Segreterie Provinciali di Ascoli Piceno CGIL (Giancarlo Collina e Paola Giovannozzi), CISL (Antonio Angelini e Paola Federici) e UIL (Giuseppe Pacetti e Guido Bianchini) per definire un nuovo Protocollo d'intesa per la promozione della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro del territorio, indicando nuove strategie compatibili con le attuali risorse umane del Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro dell’Area Vasta 5.

Scopo del rinnovato protocollo è valorizzare sia i risultati ottenuti con l'attività di vigilanza svolta in questo ultimo ventennio, sia i contenuti del precedente del 6 Giugno 200l "Protocollo d 'intesa tra le ASL 11-12-13 e le 00.SS. confederali CGIL, CISL, UIL della Provincia di Ascoli Piceno per un miglior sistema di Prevenzione e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro".

L'obiettivo comune è contribuire alla crescita della cultura della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro nell’ambito del territorio di competenza.

Spesso la sicurezza nei luoghi di lavoro è vista come un “costo” aggiuntivo per le Aziende e ciò, in questa fase storica, può determinare una pericolosa flessione degli investimenti nel settore a danno di tutti gli operatori, dei lavoratori e in particolare dei giovani.

Tra l’altro le nuove esigenze di prevenzione e tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro determinate, a livello generale dall’introduzione di nuove leggi di non facile applicazione e a livello locale dal dato preoccupante d’infortuni sul lavoro e malattie professionali, impongono interventi e forti impegni da parte di tutti i soggetti istituzionalmente interessati.

Giova ricordare che tra i compiti istituzionali del Servizio PSAL si annoverano anche funzioni di pianificazione, programmazione, valutazione, controllo e coordinamento delle attività svolte così come indicato dalle linee guida dei dipartimenti di prevenzione (DGR 1287 del 16-09-2013) e dal P.S.R. 2012-2014, assicurando la necessaria uniformità degli interventi e delle procedure su tutto il territorio di competenza.

La sfida del Servizio PSAL è quella di essere capace di:

  • cogliere gli elementi di cambiamento e dotarsi di strumenti per analizzare i contesti territoriali, nella loro peculiarità e dinamicità, programmando di conseguenza risposte adeguate al territorio in cui operano;

  • responsabilizzare e coinvolgere il lavoratore per favorire scelte e stili di vita salutari;

  • produrre un’evoluzione dei servizi di prevenzione, che passino dall’autoreferenzialità e dalla perpetuazione di prassi consolidate, alla trasparenza delle scelte che determinano la programmazione della attività, con un approccio integrato, che ottimizzi le risorse disponibili e aumenti l’efficacia delle azioni di tutela di tutta la popolazione lavorativa del territorio facendo crescere figure e professionalità utili allo scopo.

Nel protocollo d’intesa sono stati quindi fissati 17 punti, quali azioni concrete per la realizzazione degli obiettivi prefissati, istituendo altresì un tavolo di confronto annuale allo scopo di verificare lo stato di attuazione del presente Protocollo. Il Protocollo d’Intesa avrà validità triennale ed è considerato dalla Direzione un passo fondamentale per il rafforzamento su tutto il territorio di competenza di quei principi basilari a fondamento del Dipartimento di Prevenzione in AV5 favorendo lo sviluppo della cultura della prevenzione.