Robotica in riabilitazione, confronto tra esperienze

Robotica in riabilitazione, confronto tra esperienze

Prospettive di fruizione degli innovativi Esoscheletri indossabili. Pazienti del Santo Stefano hanno portato la loro personale esperienza dei benefici ricevuti da terapie con tecnologie applicate alla riabilitazione

Porto Potenza Picena - “Recuperare la possibilità di stare in piedi e quella di fare un movimento assai simile al cammino spontaneo è stato per me di grande importanza. Ne ho riscontrato benefici evidenti sotto più punti di vista!”.

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A.C., paziente anconetano in cura presso la struttura del Santo Stefano Riabilitazione “Villa Adria” di Ancona, ha portato la sua testimonianza nel corso di un convegno che si è tenuto venerdì mattina presso la struttura di Porto Potenza Picena del Santo Stefano.
A.C., dall’agosto scorso, sta facendo sedute terapiche con l’esoscheltro indossabile “Ekso”, macchinario di ultima generazione che è andato a potenziare il parco tecnologico del Santo Stefano.

“Ho visto ben presto i riscontri positivi delle terapie - continua A.C.– sia dal punto di vista della circolazione del sangue che del benessere delle mie gambe ma persino dal punto di vista intestinale”. “D’altronde – conclude A.C. con una battuta che evidenzia anche la sua forte tempra - il nostro intestino non è fatto per stare sempre seduto”.

Il convegno ha approfondito il legame sempre più stretto che intercorre tra la robotica, la tecnologia e le pratiche cliniche e terapeutiche.

“E’ una nostra precisa scelta – ha detto l’Amministratore Delegato del Santo Stefano Enrico Brizioli – dotarci delle migliori tecnologie in circolazione per offrire ai nostri pazienti l’opportunità di beneficiarne e di fare riabilitazione attraverso l’uso delle strumentazioni più innovative”.

Con questo obiettivo l'Istituto Santo Stefano sta da tempo potenziando il proprio parco tecnologico con l’introduzione dell'utilizzo dei robot per l'arto superiore e inferiore per il raggiungimento dell’eccellenza nel recupero della disabilità.

Numerose le tecnologie in uso nelle strutture Santo Stefano, tra cui lo stesso “Esoscheletro”, e poi il “G-EO Systems” e l’”Erigo” per il trattamento dell'arto inferiore e che permettono di riportare in posizione verticale il paziente, l’ “Amadeo”, per la riabilitazione della mano, laRealtà Virtuale”, per la riabilitazione sia motoria sia cognitiva.

Tra le presenze al convegno di venerdì quella di M. G. Ceravolo, Cattedra di Neuro Riabilitazione Università Politecnica delle Marche, S. Filoni, Fisiatra, Direttore Sanitario Istituto Riabilitazione gli Angeli di Padre Pio, San Giovanni Rotondo (Foggia), F. Molteni, Direttore Unità Complessa di Riabilitazione Ospedale Valduce Villa Beretta, Antonello Morgantini, Fisiatra, Direttore Area Medica Istituto di Riabilitazione Santo Stefano.








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