Ascoli - La foto di
Cipollini, comparsa sui giornali alcuni giorni fa, mentre festeggia la vittoria
di Castelli davanti la sede elettorale di quest’ultimo, credo fornisca la chiave di lettura, al di là delle
chiacchiere, del polverone sulla sanità promosso dieci giorni prima delle
elezioni e la cui finalità oggi è chiara! Non solo.
Ieri un altro rappresentante locale della Cisl
(Donati) spara a zero contro il direttore Del Moro, ignorando forse che due
giorni prima i segretari provinciali di CGIL, CISL e UIL hanno avuto un
incontro con lo stesso direttore e da essi definito positivo! Il Sindacato è
una cosa seria, ma svilito e utilizzato in questo modo credo ponga a tutti un
serio problema! Anzitutto allo stesso sindacato!
Detto questo, i numeri
certificati, non quelli inventati, che sono stati presentati nel corso della Conferenza sulla sanità picena tenutasi a
Castel di Lama, dimostrano che, nonostante il taglio drammatico dei trasferimenti
statali (-189 milioni di euro per la nostra regione negli ultimi tre
anni!), le risorse per la sanità picena,
pur nella difficoltà complessiva, sono state negli anni 2011-2013 addirittura superiori
alla media regionale recuperando nettamente rispetto agli anni precedenti.
E su
questo, al di là delle strumentalità di parte, credo ci sia poco da aggiungere!
Che in questa fase di cambiamento epocale ci siano difficoltà e criticità anche
nella nostra Area Vasta nessuno lo nega!
E l’incontro in Regione è servito a
confermare quello che era già programmato da tempo:
1) l’impegno sul fronte del
personale;
2) gli investimenti per il rinnovo delle apparecchiature per oltre 5
milioni di euro (risonanze, ecografi, ecc.);
3) l’attivazione delle Case della
Salute;
4) l’incremento dei posti letto nelle residenze protette. Un ulteriore
impegno sarà quello di fare in modo che l’ASUR preveda risorse finanziarie
ulteriori per la nostra AV per compensare, almeno in parte, la mobilità attiva
dall’Abruzzo che grava sul budget della nostra area vasta, ma il cui rimborso
non torna nel nostro territorio, bensì all’Asur.
Certo, chi continua a dipingere i nostri due
ospedali come da terzo mondo, o considera l’istallazione di una attrezzatura
straordinaria come la PET un risultato
scontato, dimostra di non sapere di cosa parla! Forse la verità è che i due
sindacalisti nostrani erano abituati a
concertare su tutto: quanto e quale personale assumere, come e dove assumerlo,
entrare nel merito di scelte che riguardano le dotazioni tecnologiche degli
ospedali, quale reparto potenziare e quale ridimensionare, intervenire sui percorsi clinici, sul modello
organizzativo ospedaliero e dei servizi sanitari.
Ma se è vero che è superata
da tempo la fase in cui erano solo i medici ad occuparsi di sanità, appare a
maggior ragione comica oggi la
supponenza
di chi impartisce improbabili lezioni sulla sanità alla stessa stregua di
Veronesi…!
Come continuano a sembrarmi irrispettose per i tanti lavoratori seri
della sanità le considerazioni secondo cui l’elevato numero di esoneri del
personale sanitario da alcune attività,
nonché il numero abnorme di permessi per cure termali, elioterapiche e similari
siano legate, come è stato affermato, “alle attrezzature (letti, sollevatori, barelle) scarse e
obsolete”!
Chissà, a questo proposito, cosa ne pensano coloro che lavorano alla
Manuli o alla Prismian!
Credo davvero che sia tempo, e anche passato, di
abbandonare i propri miseri interessi di parte, o di utilizzare le difficoltà
di questi tempi solo per dividere e balcanizzare ancor di più il nostro
territorio! E comunque, a coloro che
sono impegnati solo a delegittimare gli
altri, consiglio caldamente di stare sereni!
I tempi sono davvero cambiati! E devono farsene una ragione!