“È
una giornata importante perché riprendiamo questa opera di cui
auspicavamo oggi l’inaugurazione e non la posa della prima pietra, come
era scritto nel programma di governo della nostra regione.
Purtroppo siamo in Italia: c’è una burocrazia, ci sono conflittualità,
ricorsi e contro ricorsi.
L’importante è che siamo riusciti a partire e
ora speriamo che i tempi di realizzazione siano rispettati”. È la
riflessione del presidente della Regione Marche,
Gian Mario Spacca, alla cerimonia di apertura, a Camerano (AN), del
cantiere che porterà alla realizzazione della struttura sanitaria che
ospiterà il nuovo Inrca, l’ospedale di rete di Ancona sud e la sede di
Italia longeva. La fine dei lavori è prevista per
il 2016, con un investimento di 79,5 milioni di euro tra fondi europei,
statali regionali.
“A Camerano, costruiamo non solo un nuovo ospedale –
ha detto Spacca – Questo è l’unico presidio nazionale, di livello
sanitario, dedicato alla ricerca e alla cura degli
anziani. Il tema dell’invecchiamento è strategico per il nostro Paese e
per tutta l’Europa.
Qui c’è un centro di sviluppo delle conoscenze che
sarà fondamentale per il futuro della nostra comunità, perché il tema
dell’invecchiamento può scardinare gli equilibri
di carattere economico e sociale che si sono instaurati negli anni e
che cambieranno in futuro proprio per la tendenza a un costante
allungamento dell’aspettativa di vita”. Il presidente ha quindi ribadito
che il nuovo complesso in costruzione ospiterà anche
la sede di Italia longeva, “che non è un presidio sanitario, ma un
centro di ricerca del ministero della Salute che approfondisce tutto
quello che è prevenzione nei confronti dell’anziano, partendo dai stili
di vita, dall’alimentazione, dalle tecnologia appropriate,
per garantire autonomia e benessere”.
“Le
Marche sono una regione di riferimento per interpretare i nuovi bisogni
di una società in cambiamento. In questa struttura si sperimenteranno
le soluzioni più opportune per garantire le risposte
migliori”, ha sottolineato, nel suo intervento, l’assessore regionale
alla Salute, Almerino Mezzolani.
“La nuova struttura sanitaria in
costruzione è la dimostrazione che se intrepretiamo correttamente
l’evoluzione in corso, l’invecchiamento diventa non un
problema, ma occasione di sviluppo e di crescita per tutta la
popolazione. Non subiamo un fenomeno, ma lo governiamo con la giusta
strategia, fatta di opportunità e cure adeguate”. Citando il capitolo 25
del Vangelo di Matteo (…ero malato e mi avete curato…),
don Vinicio Albanesi, presidente Inrca, ha richiamato tutte le
istituzioni alla “pietà e capacità di rispondere alla malattia” anche al
di fuori del contesto ospedaliero.
L’architetto tedesco Jorg Friedrich
(del gruppo internazionale di progettazione)
ha evidenziato come la scelta della Regione di indire un bando
internazionale si sia rivelata “una decisione coraggiosa e un’apertura
all’Europa”. Ha introdotto alcune soluzioni tecnologiche e
architettoniche che renderanno la struttura di Ancona sud tra le
più innovative al momento realizzate.
I saluti istituzionali sono stati
portati dal sindaco di Camerano, Massimo Piergiacomi (“Aspettavamo
l’ospedale di rete da vent’anni, è importante essere arrivati a una
scelta condivisa”), dall’assessore di Ancona Emma
Capogrossi (“Opera attesa da molto tempo che darà risposte ai problemi
di salute di questa area territoriale”), dagli onorevoli Piergiorgio
Carrescia (“Parte un percorso che, come parlamentari, accompagneremo per
facilitarne la realizzazione”) ed Emanuele
Lodolini (“La cerimonia di oggi sottolinea la forte coesione sociale
della nostra comunità”). Il direttore generale dell’Inrca, Giuseppe
Zuccatelli, ha evidenziato le esigenze e l’impegno dell’Inrca nel nuovo
ospedale: una struttura che “sarà
un
laboratorio di sperimentazione e ricerca sulla risposta ai bisogni
specifici e crescenti della popolazione anziana, con la costruzione di
percorsi assistenziali che siano da modello per le altre realtà regionali e nazionali, favorendo anche
la
massima integrazione con i servizi territoriali”. Al termine della
cerimonia il presidente Spacca hanno “sigillato”, nella prima pietra, la
pergamena commemorativa che così recitava: “Interpretando
la volontà e la speranza dei cittadini, l’amministrazione regionale ha
mantenuto fede alla promessa di compiere ogni sforzo per dare inizio ai
lavori di costruzione di un complesso ospedaliero all’avanguardia, a
servizio di tutta la comunità”.