Castel di Lama (AP) - “Va
corretta innanzitutto una percezione non giusta: che la sanità picena
sia la Cenerentola delle Marche. Non è così e i dati lo dimostrano. Il
confronto
deve partire da questo elemento che recupera fiducia e rispetto
reciproco: il governo regionale è impegnato fortemente perché ogni
cittadino, in qualunque territorio sia, abbia la medesima attenzione e
livello di assistenza.
L’allocazione delle risorse avviene
oggi in modo coerente con la valorizzazione delle aree periferiche”.
Lo
ha detto il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, durante
gli Stati generali della sanità del Piceno che si sono svolti a Castel
di Lama.
Spacca,
che prima dell’incontro con amministratori e operatori del Piceno si è
confrontato con le organizzazioni sindacali, ha illustrato i dati
oggettivi
della contabilità analitica della sanità marchigiana, certificati dal
Ministero della Salute.
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Per quel che riguarda la spesa pro capite negli
anni 2011, 2012 e 2013, il dato per l’Area Vasta 5 di Ascoli Piceno è
rispettivamente di 1.707 euro, 1.713 euro e
1.700 euro.
In linea o superiore ai dati delle altre Aree vaste: Area
vasta 1 (Pesaro) 1.725, 1.743 e 1.722 euro; l’Area vasta 3 (Macerata)
1.633, 1.676 e 1.662 euro; l’Area vasta 4 (Fermo) 1.598, 1.656 e 1.651.
Sul dato dell’Area vasta 2 (provincia di Ancona:
1.776, 1.818, 1.807 euro rispettivamente) superiore a quello di Ascoli
Piceno, va considerato che in quelle cifre è imputata parte dei servizi
specialistici delle aziende ospedaliere del capoluogo (Ospedali Riuniti)
che svolgono una funzione regionale. Stesso
discorso per il dato sulla dotazione di posti letto.
Per l’Area vasta
di Ascoli Piceno ci sono 3,54 posti letto ogni mille abitanti, per
l’Area vasta di Pesaro 3,16, per quella di Ancona 4,72 (anche in questo
caso, la dotazione è proporzionata al ruolo di
struttura sanitaria regionale di Torrette), per quella di Macerata 3,84
e per quella di Fermo 3,05.
“Queste
cifre – ha detto Spacca – evidenziano in maniera oggettiva e
incontrovertibile che la sanità picena gode dello stesso trattamento, in
certi
casi migliore, delle altre Aree vaste. Detto questo, siamo pronti a
confrontarci, e avviamo un tavolo tecnico con le organizzazioni
sindacali su un più ottimale utilizzo delle risorse e sul loro
efficientamento. Ma non possiamo prescindere dal fatto che la
sanità marchigiana è al top in Italia, è presa a riferimento per le
altre Regioni per efficienza della spesa e qualità del servizio”.
Il
presidente ha poi illustrato gli importanti investimenti che la Regione
ha realizzato per la sanità picena, volti al miglioramento dell’offerta
e
delle dotazioni. A partire dalla PET che sarà collocata e attivata
entro l’estate. La PET rappresenta un requisito essenziale nei percorsi
oncologici ed è stata resa possibile grazie ad un investimento
complessivo da parte della Regione Marche per 3,5 milioni
di euro. Si è proceduto contestualmente all’adeguamento dei locali
della Medicina Nucleare.
E poi il nuovo Blocco Operatorio dell’ospedale
di Ascoli Piceno, finanziato con una previsione di spesa di 6 milioni e
già avviato: consentirà di realizzare 5 nuove
sale operatorie a norma entro il 2015, a disposizione delle diverse
specialità chirurgiche dell’AV5.
La reingegnerizzazione del nuovo Day
Surgery nell’Ospedale di San Benedetto che sarà inaugurata a breve: la
struttura consentirà il potenziamento dell’attività
chirurgica, nonché lo sviluppo di attività di secondo livello di altre
discipline come l’attività di terapia del dolore. Per quel che riguarda
la dotazione di personale, 11 i concorsi per i Direttori di UU.OO.
vacanti: Anestesia, Geriatria, Riabilitazione,
Cardiologia ad indirizzo riabilitativo, ORL, Oculistica, Urologia,
Chirurgia AP, Laboratorio Analisi, Medicina del Lavoro, Servizio
Veterinario area A. Previsti poi progetti per alcune alte specialità
presenti in AV5: Ematologia, Emodinamica, Chirurgia retinica,
il progetto del Dipartimento delle Cronicità e della Post-acuzie,
coerentemente con il progetto complessivo che la Regione sta realizzando
per la terza età mettendo in rete sia le risorse pubbliche che quelle
del privato.
Spacca ha poi ricordato l’attivazione
di due Case della Salute con il riconoscimento dell’alta complessità
alla Casa della Salute di Offida, e il potenziamento della rete
dell’assistenza socio sanitaria territoriale con ulteriori 50 posti
letto di Residenze Protette e dell’assistenza domiciliare.
Altro investimento, il completamento della rete delle cure palliative
con l’attivazione dell’Hospice quale fondamentale componente della rete
(prevista nel 2015), quello della rete Emergenza-Urgenza con attivazione
equipaggio jolly per l’Av 4 e 5.
“Di grande
rilievo – ha detto Spacca – lo sviluppo del polo di Chirurgia Vascolare
e Radiologia Interventistica tra Aree vaste 3, 4, 5 con sede in AV5. La
riqualificazione delle sanità delle ‘Marche di confine’ costituisce una
delle linee strategiche della programmazione
regionale. La Chirurgia Vascolare rappresenta una delle criticità del
sistema regionale, sia in rapporto alla gestione dei percorsi di
emergenza-urgenza, sia per la mobilità extraregionale. La scelta di
collocare tale funzione nell’Area vasta di Ascoli è coerente
con il percorso di diversificazione delle due strutture ospedaliere,
grazie alla caratterizzazione della chirurgia di San Benedetto in ambito
oncologico, e alle sinergie professionali tra l’attività di Radiologia
Interventistica e il laboratorio di Emodinamica
attivi nella struttura di Ascoli Piceno. Il confronto con questo
territorio – ha concluso – non si ferma qui. Occorre però partire dal
presupposto che la sanità sconta pesantissimi tagli da parte dello Stato
e questo ci impone di trovare percorsi di un più
appropriato utilizzo delle risorse”.
Claudia Grandi