Cardiologia e Cardiochirurgia pediatrica, Marche punto di riferimento

Cardiologia e Cardiochirurgia pediatrica, Marche punto di riferimento

Presentato il progetto che sarà inserito nel Piano d’azione della Macroregione

E’ quanto si propone il progetto, presentato questa mattina ad Ancona nel corso di una due giorni di lavoro, workshop scientifico e tavola rotonda finale, per la cooperazione con gli Stati della Macroregione nel campo della Cardiochirurgia pediatrica.
Obiettivo del programma, che sarà inserito nel Piano d’azione della strategia macroregionale e dunque presentato in Europa, la creazione di un network transnazionale per la diagnosi precoce e il trattamento di cardiopatie congenite pediatriche.
Il progetto prevede la centralizzazione dei pazienti dell’area adriatico ionica, favorendo un iniziale flusso verso il centro cardochirurgico degli Ospedali Riuniti, dal quale sarà a sua volta esportato un modello di lavoro che possa progressivamente consentire ai partner di raggiungere gli stessi livelli qualitativi del centro marchigiano. In sostanza le Marche, con Ancona, si propongono, data l’eccellenza raggiunta in questa specializzazione, quale centro di riferimento per la più ampia Macroregione adriatico ionica.

Al convegno internazionale “Verso un modello hub & spoke per la Cardiologia e Cardiochirurgia pediatrica nella Macroregione adriatico ionica” organizzato dall’Azienda ospedaliera Ospedali Riuniti di Ancona e coordinato stamane dal consigliere regionale e docente universitario Gianluca Busilacchi, sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, il commissario straordinario della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande, l’ambasciatore Fabio Pigliapoco Segretario Iniziativa adriatico ionica, il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli, il direttore generale degli Ospedali Riuniti Paolo Galassi, il rettore dell’Università Politecnica delle Marche Sauro Longhi, il direttore del Servizio salute della Regione Piero Ciccarelli, medici e rappresentanti delle istituzioni dei Paesi che si affacciano sull’Adriatico e lo Ionio

“E’ fondamentale che la strategia macroregionale – ha detto Spacca – si concretizzi in progetti di alto livello. Quello sulla Cardiologia e cardiochirurgia pediatrica lo è sicuramente ed è per questo che lo porteremo all’attenzione dell’Europa. La Macroregione adriatico ionica non avrebbe senso se non si riempisse di contenuti e progetti che aiutino le comunità a vivere in maniera più integrata in relazione ai bisogni più urgenti. Tra i principali c’è il diritto alla salute”.

Spacca ha ricordato che, con la Macroregione, le risorse europee non verranno più assegnate solo a progetti di carattere locale, ma avranno come priorità iniziative di dimensione interregionale ed internazionale. Tutela del mare, infrastrutture, agricoltura, imprese, servizi, tra cui principalmente la sanità, si concretizzano ora in progetti da sottoporre alla Ue attraverso il Piano d’azione che sarà implementato ad Atene il 6 e 7 febbraio prossimi.

Il progetto sulla Cardiochirurgia pediatrica sarà inserito nel Piano su proposta dello stesso Spacca che ad Atene interverrà a nome del Comitato delle Regioni europee.
Il Piano sarà poi inviato all’attenzione del Consiglio europeo nel corso del semestre italiano dell’Ue, per essere approvato definitivamente entro dicembre. “Il progetto che discutiamo oggi – ha aggiunto Spacca – è di grande importanza non solo per le Marche, ma anche per l’Italia.
Per la nostra regione si tratta del modo più intelligente per accrescere la specializzazione degli Ospedali riuniti, per offrire servizi di qualità elevatissima non solo alla nostra comunità, ma anche in ambito europeo”.

Spacca ha infine ricordato come, nella costruzione della Macroregione adriatico ionica, sia fondamentale la spinta a una leadership politica forte che può essere esercitata dai due Paesi che, in questa fase, hanno un ruolo di primo piano: Italia e Grecia, che si alterneranno quest’anno alla presidenza della Ue.

 

SCHEDA: IL CENTRO DI CARDIOLOGIA E CARDIOCHIRURGIA PEDIATRICA

Il centro di Cardiologia e Cardiochirurgia pediatrica di Ancona è già punto di riferimento di un’area più vasta delle Marche e che comprende Abruzzo, Molise, parte dell’Umbria e della Puglia.
Garantisce una potenziale attività operatoria pediatrica di 400-450 interventi annui con indicatori di esito eccellenti. Il sevizio offre ambulatori di diagnostica fetale, counselling prenatale con il cardiochirurgo, studio del miglior punto nascita e percorso terapeutico post natale.
Da non sottovalutare la sua capacità di offrire assistenza a qualunque fascia di età, grazie all’esperienza maturata e alla presenza di un ospedale pediatrico. Il reparto offre un sistema di logistica che prevede il pernottamento di uno dei genitori per tutta la durata della degenza e l’accoglienza per il genitore rimanente o per un parente presso una di tre case di accoglienza.
Da circa un anno è presente inoltre una casa di accoglienza in grado di fornire assistenza a tutto il nucleo famigliare. Quotidiana è poi l’assistenza psicologica per pazienti e genitori, con una psicologa in reparto tutti i giorni ed un insieme di attività ricreative per i più piccoli (clown-terapia, musico-terapia, pet-therapy).

Con il Progetto in ambito macroregionale si punta a creare un sistema tipo Hub and Spoke nel quale Ancona rappresenta il centro di riferimento, in virtù dei risultati dell’attività svolta che sono di assoluta eccellenza e si posizionano ai vertici a livello internazionale, con una mortalità precoce di circa lo 0,4%. Il dato si posiziona ben al di sotto della media europea e nazionale. Ciò consente al reparto di porsi a livello internazionale come un centro “motore”.
 

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