Favorevoli tutti i consiglieri di maggioranza Fabio Badiali (Pd), Gianluca Busilacchi (Pd), Valeriano Camela (Udc), Paolo Eusebi (Idv), Moreno Pieroni (Alleanza riformista), contrari i consiglieri di minoranza Giancarlo D'Anna (Gruppo Misto) e Giulio Natali (Centro Destra Marche).
La Commissione ha sostanzialmente vincolato il suo giudizio all'accoglimento da parte della Giunta di alcune raccomandazioni e di una serie di criteri di carattere oggettivo.
"La commissione esprime pareri non vincolanti – ha detto Comi - auspico che la Giunta recepisca i contributi costruttivi forniti dai consiglieri." Giancarlo D'Anna, relatore di minoranza, ha espresso “Parere negativo perché ci saremmo aspettati una difesa del territorio nella delibera di Giunta e non su un parere che non è vincolante sulle decisioni già prese dalla stessa Giunta.”
LE RACCOMANDAZIONI:
Preliminarmente alla adozione delle scelte la giunta deve confrontarsi con il direttivo ANCI Marche.
L’individuazione della sede, del numero, del tipo di rete clinica da parte degli organi gestionali aziendali va fatta attraverso criteri oggettivi e trasparenti e con il confronto con i sindaci e le parti sociali.
Le scelte delle sedi devono garantire pari opportunità di accesso ai servizi sanitari per i cittadini di tutte le Marche.
La riorganizzazione del sistema attraverso la realizzazione di reti cliniche deve essere funzionale a far funzionare un sistema in rete, come se le quattro aziende ( ASUR, AOU, INRCA, AOMN) si fondessero in una unica struttura regionale che si prenda carico di tutta l’offerta ospedaliera.
Gli operatori sanitari ospedalieri vanno coinvolti nel processo organizzativo anche territoriale al fine di ottimizzare i percorsi assistenziali e l’attuazione di protocolli diagnostico-terapeutici condivisi.
CRITERI SCIENTIFICI
Volumi di attività e peso della produzione.
I volumi di attività vanno valutati in relazione agli esiti.
Indicatori di efficienza e di appropriatezza.
Complessità dello stabilimento produttivo e dotazione tecnologica esistente.
CRITERI DI EQUITA'
La collocazione della sede principale di erogazione, all’interno della Regione, sia fa fatta in modo da garantire una distribuzione equa su tutto il territori.
La collocazione della sede principale di erogazione, all’interno di un Presidio Unico di Area Vasta, fa fatta in modo da garantire una distribuzione equa su tutta l’area vasta.
le scelte riorganizzative devono considerare adeguatamente le necessità oggettive del personale avendo particolare attenzione che le strutture, che a seguito delle nuove reti cliniche si troveranno a fronteggiare maggiori flussi di prestazioni, siano adeguatamente potenziate in termini di risorse umane e strumentali.
CRITERI PER LA RIORGANIZZAZIONE DEI PUNTI NASCITA
la scelta di riorganizzazione deve ancorarsi solo ed esclusivamente a comprovate, puntuali, inderogabili, fonti normative nazionali e agli accordi nella conferenza stato regioni, non a valutazioni di opportunità.
In particolare la commissione chiede di applicare l’ Accordo Stato regioni del 16 dicembre 2010 senza interpretazioni, in modo graduale, nei tempi necessari, in concertazione con il direttivo ANCI;
che tale gradualità sia legata al numero dei parti nei singoli stabilimenti ospedalieri (dal più basso al più alto) e alla presenza almeno della guardia medica-ostetrica, della guardia medica-pediatrica e anestesiologica H24.