Protocollo Emergency e UnivPm, parte il primo medico per la Sierra Leone

Protocollo Emergency e UnivPm, parte il primo medico per la Sierra Leone

Il Dr. Pietro Coletta

Il 1° settembre il chirurgo partirà dall’aeroporto di Falconara per raggiungere il centro chirurgico gestito dall’Organizzazione non Governativa Emergency, ove rimarrà per un periodo di sei mesi.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito dell’accordo stipulato nel 2012 tra Emergency (l’ONG Italiana) e l’Università Politecnica delle Marche, promosso dalla Professoressa Cristina Marmorale, allora Presidente della Commissione Chirurgia Umanitaria della SIC (Società Italiana di Chirurgia) nonché Direttore della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale della Facoltà di Medicina e dal Dottor Gino Strada, fondatore di Emergency.
“Questo periodo formativo in un paese così duramente colpito dalla guerra civile degli anni 90”, ha commentato la Marmorale, “non contribuirà solamente alla crescita professionale del nostro chirurgo in formazione, ma avrà sicuramente importanti ripercussioni nell’ambito della sua vita privata, offrendogli l’opportunità di ampliare la propria visione del mondo”.
Il professor Marco Pacetti, Magnifico Rettore dell’Ateneo Dorico, si dice molto soddisfatto di questa opportunità; l’iniziativa entra così concretamente a far parte dell’offerta formativa che l’Università Marchigiana può garantire ai propri studenti. E’ rivolta a tutti i medici iscritti agli ultimi due anni della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale che ne facciano richiesta e che abbiano superato le prove di selezione tenute dall’ONG e non prevede la sospensione della borsa di studio.
Emergency è un’organizzazione umanitaria fondata in Italia nel 1994 specializzata nel portare cure gratuite e di elevata qualità in contesti colpiti da conflitti e da crisi sanitarie complesse.
L’Ospedale di Goderich, situato alla periferia di Freetown, capitale della Sierra Leone, è dotato di Pronto Soccorso chirurgico e pediatrico, reparto di degenza con 85 posti letto, tre sale operatorie, terapia intensiva con 8 posti letto, laboratorio analisi, radiologia e farmacia ed è l’unica struttura dell’area ad offrire a tutti coloro che ne facciano richiesta senza distinzione di sesso, razza, credo politico o religioso cure gratuite con standard qualitativi paragonabili a quelli occidentali; in questo centro, aperto da oltre 11 anni, vengono visitati circa 130 pazienti al giorno.
 

Argomenti