Mezzolani: 'Nessun terreno libero ai privati nella sanità'

Mezzolani: 'Nessun terreno libero ai privati nella sanità'

È l’esatto opposto di ciò che vogliamo: tutte la manovra per preservare il sistema pubblico

Rigettiamo poi con forza, ritenendolo fuorviante e ingiusto, il sospetto, fatto trapelare in maniera neanche troppo velata, di voler lasciare il terreno libero ai privati nella sanità.
È l’esatto opposto di ciò che vogliamo, perché tutte le manovre che facciamo sono per preservare, con energia e determinazione, l’equilibrio del sistema pubblico e solidaristico che abbiamo sempre garantito ai marchigiani. Senza il coraggio di cambiare, senza la volontà di riformare, prevarrebbero le logiche locali e perderebbe tutto il sistema, senza possibilità di ritorno”.
Lo afferma l’assessore regionale alla Salute, Almerino Mezzolani, che replica ai segretari generale e di settore della Cgil provinciale di Pesaro, Simona Ricci e Roberto Rossini.
“Quello della riorganizzazione sanitaria è un impegno che va perseguito con determinazione – afferma Mezzolani – La riforma che è stata messa in atto va esattamente nella direzione non solo di qualificare il sistema, tenendolo in equilibrio, ma anche di abbattere i flussi di mobilità passiva che ancora abbiamo. È un’esigenza che dovrebbe essere comune, perché ne va della qualità e dell’appropriatezza delle prestazioni che possiamo continuare a garantire, nonostante la scarsità di risorse necessarie.
Per questo siamo noi a invitare il sindacato a portare avanti, a livello nazionale e insieme alle istituzioni, una battaglia che consenta alla sanità di poter contare su finanziamenti aggiuntivi e non sui tagli che, come Regione, subiamo in maniera indiscriminata, dovendo far quadrare i bilanci a fronte di 800 milioni di euro tagliati dal Governa nazionale nel solo ultimo quadriennio”.
Mezzolani conclude il suo intervento sottolineando quanto appaia “inopportuno e fuori luogo invitare alla protesta, come suggerito da Ricci e Rossini, i sindaci delle tre principali città della provincia, quando è proprio grazie all’impegno congiunto, garantito in questi anni, se è stato possibile conseguire quei risultati lusinghieri che hanno collocato la sanità regionale ai vertici nazionale in numerose graduatorie di merito”.

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