Pertanto le farmacie del Piceno rimangono chiuse l'intera giornata di domani (giovedi 26 luglio 2012) per protestare contro gli ulteriori, insostenibili tagli contenuti nel decreto legge spending review.
Il Governo taglia le risorse alle farmacie mettendo in pericolo l'assistenza farmaceutica al cittadino e non interviene sugli sprechi della sanità pubblica.
“La nostra protesta – ha detto il presidente di Federfarma della provincia di Ascoli D'Aurizio – finalizzata a tutelare anche i diritti dei cittadini che devono poter continuare a disporre dei farmaci necessari per la loro salute e permettere alla farmacia di continuare a svolgere la propria importante funzione di primo presidio sanitario”.
Nel corso della giornata di protesta, la Federfarma di Ascoli, evidenzia che il servizio farmaceutico sarà assicurato dalle farmacie di turno. Anche con lo sciopero Federfarma Ascoli avvisa i cittadini che verranno comunque mantenute operative le farmacie di turno, per arrecare meno disagio possibile alla popolazione. Attivo in provincia di Ascoli il servizio SMS Farmacia: inviando un sms la numero 3393383758 si possono ottenere le indicazioni sulla farmacia di turno più vicina.
Federfarma Marche aderisce alla protesta – Cinquecento posti di lavoro in meno è la conseguenza dell'applicazione delle norme sulla spending review nelle farmacie marchigiane. Proprio per questo motivo anche Federfarma Marche ha deciso di aderire allo sciopero delle farmacie programmato per il 26 luglio, come stabilito dal Consiglio di Presidenza Nazionale dell'associazione. La decisione di indire uno sciopero della categoria è arrivata nel corso della manifestazione dei giorni scorsi organizzata dai rappresentanti di Federfarma davanti a Montecitorio, per protestare contro le misure sulla farmaceutica contenute nel decreto sulla spending review e alla quale ha partecipato un nutrito numero di operatori del settore farmaceutico delle Marche, guidato dal presidente regionale Pasquale D'Avella.
Secondo Federfarma Marche le nuove misure aggraveranno la situazione economica delle farmacie, già fortemente compromessa a seguito dei continui tagli operati in questi anni. Uno degli obiettivi che si metterà in pratica con la spending review sarà un taglio alla spesa farmaceutica che peserà in maniera iniqua sulla filiera. Infatti, la riduzione del tetto della spesa farmaceutica territoriale dall’attuale 13,3% della spesa sanitaria complessiva, passerà al 13,1% nel 2012, fino ad arrivare all' 11,5% dal 2013.
Per Federfarma Marche questo si tradurrà in maggiori ticket e minori farmaci in prontuario. Il cittadino quindi sarà costretto a pagare quote di compartecipazione sempre piu’ elevate con un minor numero di farmaci gratuiti.
“Le farmacie non possono sempre essere il bersaglio per i tagli del Governo – ha affermato il presidente Pasquale D'Avella di Federfarma Marche – i tagli alla sanità e alla spesa farmaceutica si tradurranno in disservizi per i cittadini. Si rischia di rendere impossibile la distribuzione dei farmaci ai cittadini nel territorio e, ci saranno anche risvolti negativi sull'occupazione, con la riduzione di circa cinquecento posti di lavoro nelle Marche. Una situazione gravissima che intendiamo far conoscere all'amministrazione sanitaria con l'organizzazione di uno specifico incontro con le autorità della Regione Marche che devono capire le mutazioni epocali che interessano le farmacie che generano un reddito d'impresa a beneficio di tutti coloro che vi lavorano e non un reddito personale come spesso, erroneamente, si è portati a pensare”.