A questo frutto viene scientificamente riconosciuta ricchezza in tannini, vitamine (A, B e C), antiossidanti e immunostimolanti.
Il melograno , al pari di vino rosso, liquirizia, zenzero, olio di oliva, contiene flavonoidi, sostanze in grado di rallentare i processi ossidativi alla base di numerose patologie cardiovascolari e dell'aterosclerosiIl melograno, inoltre, è ricchissimo di acido ellagico una sostanza che sembra essere tossica per le cellule cancerose; studi condotti presso un'università giapponese, infine, hanno evidenziato una certa propensione del melograno nel contrastare alcuni disturbi tipici della menopausa come la depressione e la fragilità ossea.
L'autunno è il periodo migliore per trovare il melograno e per usarlo con fantasia in cucina: si può consumare come frutto e i suoi chicchi rossi si possono aggiungere a diverse pietanze con scopo decorativo.
In Italia raramente si accosta alla preparazione di piatti salati, di solito questo accade soprattutto in ricette di ispirazione orientale anche se, provare, per credere, osare con delle tartine melograno e formaggio o con un antipasto agrumi, prosciutto crudo e melograno non potrà che deliziare il palato e gratificare la salute.