Una sfida vinta a partire da quattro anni fa. Da quando cioè, a fronte di alcuni che in giunta regionale parlavano di commissariamento per il forte deficit del bilancio sanitario, Mezzolani in testa, “altrimenti mi sarei dimesso” dice, e la maggioranza degli assessori si posero di fronte al bivio accettando la sfida del risanamento.
Mezzolani spiega anche le decisioni (Inrca) che hanno portato a intervenire prioritariamente su alcuni territori, è il caso di Fano, sono state prese esclusivamente per impedire scelte che avrebbero gravato poi sul percorso che invece si è rivelato virtuoso.
L'obiettivo futuro è quello di fare andare meno persone in ospedale, ci andranno solo gli acuti, mentre si potenzierà quel vasto bacino della post acuzie. Nel suo intervento sono individuate tutte le tappe che consentiranno, nonostante i tagli, alla Marche di mantenere un primato di Regione virtuosa in campo socio sanitario. Una qualità che solo la partecipazione potrà far conseguire. "Siamo andati nel Consiglio comunale di Fano - racconta Mezzolani - a dire che nonostante le decisioni già prese in passato, si doveva cambiare marcia. Non è stato semplice, ma l'abbiamo fatto".