Il ministro della Sanità ha lanciato questo allarme rispondendo ad un'interrogazione scritta presentata dai radicali alla Camera.
''I bambini - spiega Fazio - rischiano di piu' perche' hanno una maggiore radiosensibilita' e una piu' ampia aspettativa di vita''. Ma il problema nasce anche dalla enorme potenza sviluppata dalle macchine diagnostiche, sempre piu' affidabili, ma anche piu' invasive. Cosi' il titolare della Sanita' spiega che una ''vecchia'' radiografia al torace espone il paziente a 0,02 mSv (unita' di misura della radioesposizione), mentre il valore di una Tac addominale e' di 10 mSv: e' come fare 500 radiografie tutte insieme.
La risposta di Fazio è confortata dalla normativa europea che non è rimasta indifferente al rischio cancro da raggi x. Fazio cita infatti una comunicazione del Consiglio Ue del 6 agosto 2010 nella quale si sottolinea che "le procedure mediche costituiscono di gran lunga la principale fonte artificiale di esposizione della popolazione alle radiazioni". In conclusione per Fazio, sottoporsi ad una Tac quando non ce ne è necessità, non solo è un grande spreco per le risorse pubbliche, ma è anche un rischio concreto per il paziente.
Di qui il proposito del ministero della Sanità di incrementare una "campagna di prevenzione e informazione su un problema che ha ormai assunto dimensioni internazionali".