La tecnica, ancora in fase preliminare, utilizzata dagli scienziati americani, e illustrata assieme ai risultati dello studio su New England Journal of Medicine, ha portato a questo risultato dopo vent'anni di lavoro. I ricercatori hanno 'ingegnerizzato' le cellule T dei pazienti, quelle del sistema immunitario che reagiscono contro alcuni agenti patogeni, per 'colpire' una molecola che si trova sulla superficie delle cellule della leucemia. Cosi' alterate, le cellule T sono state 'coltivate' al di fuori dell'organismo e poi reinfuse nei pazienti in fase molto avanzata della leucemia linfoide cronica (Cll), una delle piu' diffuse.