Celani: «Inopportuno accorpare l'ospedale di Amandola a Fermo»

Celani: «Inopportuno accorpare l'ospedale di Amandola a Fermo»

Lettera ai sindaci di Amandola, Comunanza e al presidente della comunità montana Sibillini

Infatti, sono certo che solo assicurando il mantenimento, anzi rafforzando, strutture essenziali come il nosocomio amandolese, risulta possibile combattere efficacemente il fenomeno dello  spopolamento, favorire la riqualificazione delle aree interne sostenendone, nel contempo, l’occupazione e l’attrattività  turistica, economica e sociale.

In tale prospettiva, prima come Sindaco della città di Ascoli e Presidente della Conferenza dei Sindaci della zona territoriale 13, mi sono sempre strenuamente battuto per difendere con convinzione le prerogative dell’Ospedale di Amandola ed aumentarne i servizi specializzati offerti all’utenza. Un impegno che intendo portare avanti anche in qualità di Presidente della Provincia di Ascoli Piceno in piena sinergia e condivisione con i Sindaci del territorio e gli altri Enti interessati,  mettendo a disposizione  tutte le risorse necessarie per gli obiettivi prefissati nell’interesse dei cittadini e delle comunità rappresentate.

Ciò premesso, la decisione della Regione Marche di accorpare l’ospedale di Amandola nella zona territoriale di Fermo, appare frettolosa e inopportuna: in primo luogo perché assunta senza tener conto del parere delle comunità locali interessate ma, soprattutto, perché rischia di provocare il depotenziamento di un polo sanitario di riferimento al servizio di un comprensorio che per tradizioni, storia, sensibilità, vicinanza geografica, legami economici e turistici con Ascoli e ed i suoi comuni limitrofi, è e resta molto più “piceno” che fermano.

Impossibilitato dunque, per precedenti ed inderogabili  impegni istituzionali, ad essere presente all’importante assemblea organizzata ad Amandola, ho inteso con la presente portare il mio saluto ed esprimere il mio pensiero, rinnovando la più completa disponibilità ad essere a fianco delle popolazioni dell’intera comunità dei Sibillini per sostenere ogni iniziativa atta a promuovere il potenziamento dei servizi e della sanità montana secondo logiche e soluzioni unicamente improntate al benessere ed allo sviluppo economico  e sociale dei territori interessati, sempre e comunque nel rispetto delle volontà e delle decisioni delle relative cittadinanze».