Azienda ospedaliera Marche sud, Camela replica a Castelli

Azienda ospedaliera Marche sud, Camela replica a Castelli

Vedi Guido, non si tratta di rivendicare primogeniture o stabilire chi pianti la bandierina per primo, specialmente in un settore “vitale”, quale è la sanità del nostro territorio.
Si tratta semplicemente di riportare correttamente l'informazione su quello che è l'andamento dei lavori della commissione Sanità della Regione, di cui faccio parte, e volti all'esame del Piano sociosanitario che segnerà i destini della sanità picena nel prossimo triennio.
Uno dei miei contributi a questi lavori è stato l'emendamento sull'istituzione dell'Azienda Ospedaliera “Ospedali Riuniti di Ascoli e San Benedetto”.
Mi corre l'obbligo precisare a te che il fatto stesso che io abbia presentato l'emendamento in questione, e che esso sia stato approvato, dimostra che nella stesura originaria del piano sanitario triennale non era prevista l'Azienda ospedaliera picena.  Il mio emendamento quindi, caro Guido, non è rafforzativo ma “istitutivo” dell'Azienda ospedaliera, perché prima essa non c'era nella previsione triennale, adesso sì. E trovare finalmente scritto questo obiettivo nel piano sanitario è un bel segnale e  dà la spinta per riprendere ed anzi accelerare quei processi di integrazione e razionalizzazione del sistema. L'Azienda ospedaliera infatti rappresenta la vera opportunità di crescita della qualità dei servizi sanitari del nostro territorio, a vantaggio della nostra gente, e non solo.  Ed essa, ne sono convinto, sarà capace di ridare soddisfazione e gli stimoli giusti a tutti coloro che operano nel sistema. Sono altrettanto certo che tutti i rappresentanti regionali eletti nel territorio piceno   agiranno con visione unitaria a sostegno di tale opportunità.  
Su questi obiettivi ed atti concreti intendo misurarmi, nel rispetto degli impegni che ho assunto personalmente verso  l'intera comunità picena».