Il servizio sanitario regionale manifesta da sempre propensioni filo-anconetane e anche per questo i rappresentanti ascolani in regione sono chiamati ad un sforzo supplementare per sostenere le ragioni di un territorio da sempre trascurato dal potere dorico.
In questo senso, suggerisco al consigliere Camela che si è recentemente attardato su questioni di primogenitura relative all’azienda ospedaliera Marche SUD, di concentrarsi sui fatti concreti e non di perdere il proprio prezioso tempo polemizzando con le istituzioni del territorio.
Non è importante chi pianta la bandierina per primo; importante è che i servizi sanitari della nostra città tornino a funzionare come si deve.
Senza frustrazioni per il personale medico e paramedico e soprattutto con la massima soddisfazione delle centinaia di ammalati che ricorrono giornalmente alle cure del nostro ospedale.
Caro Valeriano, il sottoscritto già nell’ottobre del 2008 – in qualità di consigliere regionale - ebbe a depositare (insieme al collega D’isidoro) la prima proposta di legge regionale per l’istituzione dell’Azienda Ospedali riuniti Marche SUD. Successivamente la conferenza delle Zone Sanitarie n.12 e n.13, il 27 ottobre del 2010, formalizzò analoga richiesta alla Giunta Regionale la quale, licenziando la proposta di piano sanitario regionale , ha accolto l’istanza inserendo la costituzione dell’azienda tra le priorità della propria strategia triennale.
Il fatto che tu – “dopo lo sparo” – sia intervenuto con un tuo emendamento rafforzativo di un proposito già presente nel piano non può che farci piacere.
Il problema tuttavia non è più l’affermazione del principio quanto, invece, la materiale ed effettiva concretizzazione dell’azienda.
Quindi, caro Valeriano, uniamo gli sforzi e facciamo si che l’autonomia giuridica ed aziendale dei due ospedali del Sud delle Marche diventi realtà e che dalla “carta” si passi ai fatti.
Non è più tempo di emendamenti. Lasciano il tempo che trovano.
E’ giunta l’ora dei fatti.
Sono certo che Ascoli potrà confidare anche in te.