Raggiunte quasi le mille presenze al Teatro dell’Aquila, nei due giorni del 9 e 10 settembre. Giudicate dal pubblico particolarmente interessanti tutte le relazioni, ha detto il Presidente del Congresso, Professor Alfonso Giovannini (Direttore della Clinica Oculistica dell’Università Politecnica delle Marche, al Torrette di Ancona). Alla fine dei lavori è il Coordinatore Scientifico, Dottor Piergiorgio Neri (Responsabile del Centro di Immuno Infettivologia Oculare presso la Clinica Oculistica di Ancona) a tirare le fila di un simposio, primo in Italia a carattere internazionale, che ha trattato della miopia in maniera esaustiva ed a 360°.
Nel campo della patofisiologia – fa sapere il Dottor Neri – si è parlato di quello che può rappresentare il futuro per la medicina oculistica: la scienza neuro-oftalmologica. Sono stati evidenziati i modi in cui si deforma la struttura oculare, concetti che si intersecano con l’azione, ancora ignota, della cellula sita nei vari segmenti istologici della retina.
Ampio spazio nel dibattito – continua il Coordinatore del Congresso - è stato dato alla diagnosi della patologia miopica, con la collocazione delle varie metodiche di imaging, come l’OCT, la fluorangiografia e l’esame di indo cianografia o angiografia al verde di indocianine, per l’inquadramento clinico ed una corretta diagnosi, finalizzata alla terapia. Si è trattato della più complessa malattia dell’occhio: il glaucoma uveitico, patologia complessa, peculiare, spesso affidata ai centri di alta specializzazione.
Trattata in maniera esaustiva la terapia medica – fa sapere il Vice Presidente del Congresso, Dottor Ferdinando Cona (Dirigente Medico dell’Unità Operativa di medicina oculistica presso l’ospedale civile di Fermo) - il da farsi, in caso di complicanze della patologia miopica. Illustrata ampiamente la neovascolarizzazione – continua - un futuro che è già realtà, perché già sul mercato i nuovi farmaci anti-VEGF.
Sono state ampiamente illustrate tutte le tecniche d’avanguardia per la chirurgia refrattiva. Il coordinamento in questo caso è stato a cura del Vicepresidente, Professor Cesare Mariotti (Responsabile dell’Area Chirurgico Oculistica presso la Clinica Oculistica di Ancona). In questo caso, ci spiega il Professor Mariotti, ci sono tecniche all’avanguardia che rendono sicuro il decorso dell’intervento. Fondamentale però rimane lo scrupoloso rispetto delle indicazioni post operatorie. Per quanto riguarda la terapia chirurgica – prosegue il luminare - rimangono validissime le vecchie tecniche, che, se sposate con le più innovative tecnologie, permettono la miniaturizzazione degli strumenti chirurgici, tali da rispettare appieno le strutture oculari.
Fondamentale, per evitare che la miopia possa, da anomalia, sfociare in patologia è la prevenzione. Ed anche di questo si è parlato al quarto Congresso dal titolo “FERMO … la miopia”. Per la prevenzione infatti, esistono in commercio prodotti efficaci, curativi del comune vizio di refrazione che è la miopia, prima che essa possa divenire patologia.
Altro punto fondamentale, evidenziato durante l’ultimo giorno di Congresso dal Professore Aldo Caporossi (Direttore dell’Unità Operativa complessa di oculistica dell’Università di Siena) sarà la tecnica che la OO Group sta per esportare in America. La Tecnica Cross Linking per la cura del cheratocono. Nata in maniera artigianale, metodologia che sta per ottenere in America la sua santificazione grazie alla OO Group di Montegiorgio – dice il suo ideatore, Aldo Caporossi.