Ascoli - Un classico del Carnevale ascolano è quello delle macchiette della domenica mattina. Così ci sono due che si sento "due stracci", un appartenente all'esercito dei nullatenenti. Non c'è scampo ala satira neppure per temi sui generi. Non si salva nessuno, anche il vescovo entra sul palcoscenico della piazza.
Clima rigido ma senza pioggia ha favorito un notevole afflusso di visitatori in città per quello che viene ritenuto il Carnevale più satirico delle Marche. In piazza prendono vita temi nazionali e fatti locali conditi da sane risate. Immancabili gli improvvisati traduttori del dialetto ascolano verso turisti che difficilmente capirebbero i fraseggi tra i personaggi.
Immagini di Alessandro Ercoli