Brugni, è finito il tempo dei fannulloni

Brugni, è finito il tempo dei fannulloni

«Quanto avrebbero reso dei disoccupati al posto dei "fannulloni di Bolzano"?»

adottato dall'Amministrazione provinciale di Bolzano nei confronti di alcuni dipendenti cosidetti "fannulloni" apre MASSIMILIANO BRUGNIsicuramente una breccia all'interno di un settore in cui i lavoratori erano da sempre considerati intoccabili, il famoso posto fisso sognato dalla stragrande maggioranza degli italiani in quanto nessuno poteva toglierlo. Non guardiamo a questo provvedimento come la miccia per innescare una caccia alle streghe verso i dipendenti pubblici, ce ne guardiamo bene!, anzi l'occasione e' gradita per ringraziare quei lavoratori che giornalmente con il proprio spirito di attaccamento e con la loro competenza permettono alle grandi macchine amministrative che hanno mille problematiche giornaliere di andare avanti e di svolgere nel migliore dei modi il proprio mandato. Tant'e' che buona parte di essi si distingue per indubbie capacita' professionali che permettono di raggiungere importanti risultati positivi alle amministrazioni locali. Pero' a nostro avviso, fatte le necessarie e doverose premesse, e' fondamentale iniziare anche nel nostro territorio un'approfondita e seria riflessione sul tema in questione. Ecco perche' nei prossimi giorni invieremo un'apposita interrogazione alla Provincia per conoscere il tasso di assenteismo dal posto di lavoro, calcolato tra le ore di assenza e le ore lavorate, per capire quale attaccamento al lavoro c'e nell'ente decentrato. Anche perche' e' indiscusso come nel privato il tasso di assenteismo sia molto piu' basso rispetto al pubblico. Sarebbe una bella sfida per la politica arrivare a far toccare gli stessi tassi. Nell'interrogazione chiederemo anche se ci sono stati mai casi di dipendenti cosidetti "fannulloni" o "assenteisti" e quali adempimenti si sono adottati nei loro confronti. Ma il dato fondamentale, il percorso nuovo da adottare e' come alla luce di quanto successo a Bolzano si comportera' l'amministrazione provinciale per controllare la produttivita' e la presenza dei dipendenti pubblici e quali provvedimenti intenderanno adottare nel caso in cui ci siano dipendenti non ligi al proprio dovere. Non vogliamo la caccia alle streghe, giova ricordarlo, ma in un momento in cui si chiede giustamente da parte della collettivita' maggiore attenzione ai costi ed alle spese non solo della politica anche un attento controllo sui dipendenti pubblici si rende necessario... perche' questa "rivoluzione" va anche verso il maggiore riconoscimento degli sforzi di quei dipendenti che lavorano onestamente e che con le proprie professionalita' mandano avanti le amministrazioni pubbliche. Ed il pensiero e' rivolto soprattutto a chi purtroppo e' senza occupazione, cerca di trovare il tanto sospirato posto di lavoro e si imbatte nei gravi problemi di disoccupazione non riuscendo a soddisfare le giuste aspettative e si sente sicuramente offeso dai casi come quello di Bolzano. Ci domandiamo: come si sarebbero comportati e quanto avrebbero reso alla collettivita' dei disoccupati al posto dei "fannulloni di Bolzano"?»