DcA, scandolose le condizioni del Pianoro di S. Marco

DcA, scandolose le condizioni del Pianoro di S. Marco

Il vicesegretario comunale della DcA chiama in causa gli Amministratori comunali

che hanno costretto l’intera comunità residente e villeggiante a rimanere un intera notte senza luce elettrica nelle abitazioni, il vicesegretario comunale della Democrazia Cristiana per le Autonomie, Ignazio Bonopane, chiama in causa gli Amministratori comunali direttamente ed indirettamente IGNAZIO BONOPANEcompetenti per delega, ovvero quelli al turismo Celani, all’ambiente ed igiene pubblica Travanti, allo sport Stallone, ma anche al decentramento Silvestri. «Escrementi, non solo animali, ovunque – ha esordito Bonopane - residui di fuochi ad ogni angolo, reti di recinzione e siepi divelte, cancellate e porte forzate, spogliatoi e toilette abbandonati e praticamente inaccessibili, quantomeno per le condizioni igieniche da vomito. Aiuole e verde attrezzato sommerso da rovi e sterpaglie, fondi di gioco irreparabilmente danneggiati, illuminazione funzionante nemmeno a metà, frantumi di staccionate e cannelle d’acqua pubblica alla mercé di chiunque, poi immondizia, tanta immondizia, ovunque e d’ogni genere, tra cui inequivocabili e abbondanti “resti” di rapporti molto ravvicinati. Per arrivare infine, alla terribile presa d’atto dell’enorme patrimonio della collettività che giornalmente è sperperato in barba ai contribuenti. È questo lo scenario che si presenta giorno per giorno ai residenti ed ai sempre più sparuti visitatori e turisti del pianoro di Colle San Marco». Bonopane è anche portavoce di un cospicuo numero di residenti e visitatori abituali che dovrebbe rappresentare una delle maggiori risorse turistiche ed ambientali del nostro territorio, come testimoniano le occasioni del 25 Aprile, della Cronoscalata e di Ferragosto quando per tradizione il Colle fa registrare il tutto esaurito nonostante le misere condizioni. «Da qualche tempo i sogni di gran parte dei residenti e soggiornanti di Colle San Marco – ha riferito Bonopane, durante una sommaria ma più che sufficiente ricognizione dell’allarmistica, quantomeno dal punto di vista igienico, situazione in cui si trova il pianoro e le strutture attorno – sono segnati da un visione comune, quella di poter quantomeno riportare il San Marco alle condizioni in cui si trovava negli anni ’70 ed ’80. Purtroppo però a trasformare in incubi queste visioni oniriche arrivano “assessori cattivissimi” che, sebbene competenti per delega non fanno nulla, o ben poco (un centinaio di metri di staccionata ed una pulitura del verde “strategica”, ovvero solo dove si vede), per questo nostro meraviglioso luogo. Allegorie a parte – ha affermato Bonopane - la situazione in cui verte il Colle San Marco è davvero preoccupante. Su tutto il pianoro le condizioni igieniche, ovvero il livello di sporcizia è assolutamente precario, ed anche l’arredo a supporto del verde (staccionate, panchine, bagni pubblici, ecc.) è chiaramente carente anche dell’ordinaria manutenzione. Il colmo poi lo si raggiunge con lo stato di quel che rimane del Circolo Tennis e della Foresteria. Due strutture pubbliche, cardine del pianoro, che aldilà della proprietà e della gestione non possono presentarsi nelle attuali vergognose condizioni. Una situazione sulla quale i nostri assessori non possono non intervenire, evitando di nascondersi dietro al solito valzer delle competenze, ma impegnandosi materialmente anche a farsi portatori di questa fondamentale ed urgente istanza del San Marco di fronte ai rappresentanti di altri Enti che, allora, non potranno esimersi di prendere le debite responsabilità, evitando di dilapidare così le 25mila presenze rituali del giorno di San Marco e le 20mila della Cronoscalata e Ferragosto. Nonostante lo sfogo – ha concluso Bonopane – siamo fiduciosi dell’intervento dei nostri amministratori, cui basterebbe riversare nella cura del bene pubblico, anche solo la passione con cui s’animano nell’accaparramento di potere all’interno della “casta” come s’apprende dai quotidiani. Un intervento, però, che non si limiti all’impianto di un centinaio di metri di recinzione, tanto per riempirsi la bocca di dubbi meriti sulla “riqualificazione del Pianoro”, ma che arrivi a risultati importanti ed a breve scadenza. Insomma qualche “circolo”, “congresso”, “missione romana” od ufficio politico in meno e più dedizione per i propri incarichi amministrativi che, per correttezza nei confronti dei cittadini, dovrebbero avere quantomeno la preminenza nel tempo della legislatura».