Marcolini, modernizzare le linee ferroviarie

Marcolini, modernizzare le linee ferroviarie

Stanziato un milione di euro per gli interventi sulle stazioni impresenziate

In merito agli interventi di cittadini e istituzioni originati dalla temporanea chiusura della linea Civitanova-Albacina, ha affermato: «Come già avvenuto per la linea San Benedetto del Tronto-Ascoli Piceno, si sta valutando la possibilità di una radicale modernizzazione della rete attraverso la sua elettrificazione». Marcolini ricorda inoltre che a Macerata, come già accaduto nelle altre province, è prossima la firma del contratto di servizio tra Provincia e società affidataria del servizio di trasporto pubblico locale, con «importanti novità per gli utenti già a partire da settembre, alla ripresa dell'attività scolastica, con l'unificazione degli abbonamenti autobus ed, entro l'anno, con l'avvio della bigliettazione unica sull'intero territorio provinciale». L'amministratore ha parlato anche dei finanziamenti in atto: «Nell'assestamento di bilancio approvato dalla giunta regionale, è stato stanziato un milione di euro per gli interventi sulle stazioni impresenziate, stante la redazione avanzata di un protocollo d'intesa tra Regione Marche e Rfi, che dovrebbe vedere la firma entro settembre, proprio sul ripristino e uso degli spazi delle stazioni in collaborazione con i Comuni e i privati. Altri 500.000 euro - conclude - sono destinati, invece, al potenziamento del trasporto a chiamata, visto il successo del programma comunitario Twist, soprattutto nelle aree a bassa domanda come quelle interne e nelle frazioni delle aree più densamente popolate». Infine un impegno nei confronti della provincia di Macerata: «E' intenzione della Regione Marche - aggiunge l'assessore - promuovere entro il mese di settembre un incontro pubblico dove, insieme alle istituzioni locali, alla Provincia e agli operatori e utenti del settore, si confrontino le prospettive della mobilità e del trasporto pubblico nel Maceratese in raccordo con le linee d'indirizzo e programmatorie regionali».