Regione, emendamenti al Piano sanitario

Regione, emendamenti al Piano sanitario

Approvata l'istituzione del Comitato regionale di bioetica

E' stato accolto un emendamento di Franca Romagnoli (An) proteso a rivedere i confini delle Aree vaste, in modo che tutte siano "realmente bacini omogenei, senza zone di serie A e serie B". Sono stati approvati emendamenti di Adriana Mollaroli (Ds) sulla salute degli immigrati e sui servizi di neuropsichiatria infantile e adolescenziale e due emendamenti: uno di David Favia (Udeur) per implementare l'evoluzione tecnologica al servizio della chirurgia oncologica, specialmente poco invasiva; e un altro di Marco Luchetti (Dl) per fare dell'unità operativa dell'ospedale di Torrette il riferimento, nel campo della terapia antidolore, per tutte le strutture territoriali.Respinto invece un emendamento trasversale (Fabio Badiali, dei ds, Katia Mammoli, dei Repubblicani europei, Enrico Cesaroni, di FI, e Leonardo Lippi, dell'Udc) in favore dell'ospedale di Jesi.
E' stata approvata inoltre, su proposta di Luchetti, la riorganizzazione per Aree vaste del sistema 118
inteso come centrali operative e sistema territoriale di soccorso. Sì unanime anche al rafforzamento delle esperienze esistenti di soccorso a mare. E' stato accolto, tra l'altro, ma con la contrarietà della sinistra, un emendamento del centrodestra che istituisce il Comitato regionale di bioetica, formato da non più di 10 componenti, nominato dal consiglio su proposta della commissione. L'assemblea ha bocciato gli emendamenti di Roberto Giannotti (FI), uno volto a "recuperare il grave degrado degli ospedali di polo", l'altro volto a fissare la realizzazione del nuovo Cup (Centro unico prenotazioni) entro 90 giorni dall'approvazione del Piano.