Nel programma quadro del Governo confermati i finanziamenti delle infrastrutture
Il nostro territorio ha una specificità diversa da Monza o Barletta: nel nostro caso si parla di dividere a metà una provincia, in una regione omogenea sotto il profilo della popolazione delle altre province».
Con queste parole Pietro Colonnella, sottosegretario agli Affari regionali conferma il suo impegno nel difficile passaggio che porterà alla separazione di Ascoli e Fermo.
«Il governo – prosegue il sottosegretario agli Affari Regionali – per bocca dei ministri Padoa Schioppa e Amato, intende occuparsi principalmente dei problemi del lavoro, pensioni e diminuzione delle tasse. È difficile trovare fondi per la costituzione di nuovi enti. Partendo dal Dpef (documento di programmazione economica e finanziaria), un programma quadro, il governo vuole arrivare a specificazioni successive nella Finanziaria, tenendo bene a mente la necessità di dover rientrare in determinati programmi europei. Il mio tentativo è supportare il nostro territorio pur nelle difficoltà della finanza pubblica».
Negli ultimi tempi sono sorte polemiche sulla mancanza di adeguato aiuto al Piceno e sulla richiesta di dimissioni del sottosegretario come consigliere provinciale: «Sento la sofferenza del territorio – afferma Colonnella – ma trovo un valido sostegno alla causa da tutte le forze politiche, sociali anche se con qualche eccezione personalistica, come quella del segretario provinciale Ds Mauro Gionni che non ha mai richiesto una mia relazione e nemmeno ha ascoltato l'intervento del viceministro delle Infrastrutture Capodicasa; altrimenti avrebbe saputo quanto questo governo sta lavorando per il nostro territorio. Per ciò che riguarda il mio ruolo in Provincia, non vedo affatto la necessità di dare le dimissioni, anche in virtù del grande consenso elettorale ricevuto».
Il 14 ottobre nascerà il Partito Democratico: « Sarà una grande espressione di rinnovamento politico – dichiara Colonnella – Avverrà un radicale mutamento generazionale, con espressione dei giovani dei Ds e della Margherita, con presenze anche dal mondo cattolico e dal volontariato. Ci sarà ovviamente anche spazio per le persone “più esperte” che hanno lavorato bene fino ad ora. Avverto una gran voglia di partecipare e afferrare la bandiera di questo nuovo partito».